
FIRENZE Ognuno sar libero di dire la sua su Inferno, la pellicola diretta da Ron Howard con Tom Hanks ancora professor Langdon dal pi recente romanzo di Dan Brown e presentata stamani alla stampa mondiale nel Salone di Cinquecento a Palazzo Vecchio, come si fa per ogni film. Ma nessuno potr negare che sia di fatto uno straordinario spot per Firenze e indirettamente per la Toscana intera.
Una buona met della storia si snoda infatti tra i luoghi pi evocativi della citt gigliata, e bisogna dare merito al regista e a tutta la macchina produttiva di non aver risparmiato per mostrare Firenze nel suo lato pi affascinante durante lo scorrere di questa avventura tutta riferita a Dante e alla Commedia, con l'occhio alle pi intransigenti forme di ambientalismo.
Plauso dunque a Toscana Film Commission, sottolinea la vicepresidente e assessora alla cultura Monica Barni, in attesa della prima mondiale sabato 8, che non ha mancato di centrare questa occasione: da un lato forzata, perch doveva per forza fare riferimento qui, ma che poteva essere, come non stato, trascurata per indifferenza o inutile senso di superiorit .
"Queste grandi produzioni internazionali aggiunge Barni sono un veicolo promozionale che sarebbe colpevole ignorare, e noi facciamo la nostra parte, come gi accaduto in tante altre occasioni fino a Inferno e prossimamente alla serie Rai su I Medici. Poi il nostro compito diventa quello di costruire i migliori strumenti per avvicinare chi viene a trovarci fuori dalla finzione cinematografica alle fonti migliori di una cultura millenaria, e farla comprendere al meglio e per quanto possibile in ogni suo aspetto".