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3 settembre 2019
16:12

Caro affitti a Firenze, Barni: "Il sistema del diritto alla studio funziona, grazie alle risorse della Regione"

FIRENZE - Firenze è una città affollata di turisti e questo fa lievitare i prezzi degli affitti degli appartamenti: anche per gli studenti universitari . E' un dato di fatto. Ma il diritto allo studio universitario toscano "funziona, è stato negli ultimi anni potenziato ed è, a conti fatti, il migliore d'Italia" sottolinea la vicepresidente ed assessore all'università Monica Barni, a proposito del caro affitto a cui un quotidiano regionale ha dedicato oggi un'intera pagina.

E per quanto riguarda gli studenti che non hanno i requisiti per godere di borse di studio ed aiuti, anche per loro c'è una buona notizia. Dall'anno prossimo sarà infatti operativa una piattaforma on line che aiuterà gli studenti a trovare una stanza sul mercato in case ‘certificate' e i proprietari a promuovere la propria offerta, con un servizio di assistenza per entrambi nella fase di contrattazione. L'Azienda per il diritto allo studio ha concluso la gara per l'individuazione del partner tecnico ed entro la fine del 2019 inizieranno i primi test.

La piattaforma nasce per aiutare gli studenti che hanno vinto una borsa di studio e devono aspettare alcuni mesi per avere magari una stanza assegnata nella residenza universitaria. Ma la piattaforma potrà essere utile anche ai fuori sede che una borsa di studio non ce l'hanno.

In ogni caso il nuovo governo sul diritto allo studio dovrà fare di più. "Le risorse nazionali sono state fino ad oggi altalenanti – spiega Barni -: il tema dovrà essere nell'agenda del nuovo governo. Ma in questi anni la Regione Toscana ha continuato comunque ad investire, prima fra le regioni italiane con risorse proprie, per garantire il diritto all'accesso all'università e per la costruzione di città universitarie accoglienti".

E' aumentato così , ad esempio, il valore del contributo affitto destinato agli studenti in attesa di un alloggio nelle residenze universitarie: passato da 175 a 250 euro al mese. Si tratta di un aiuto per chi, temporaneamente, deve rivolgersi ad una soluzione di mercato. Sono 460 mila euro previsti per l'anno accademico alle porte. "E comunque nel corso dell'anno il cento per cento degli studenti che ne hanno diritto sono sempre entrati nelle residenze universitarie" precisa l'assessore: un risultato reso possibile anche dagli investimenti fatti. Sono 4531 i posti letto in tutta la Regione: 1650 solo a Firenze, dove nuovi alloggi sono peraltro in costruzione a Careggi di fronte al polo sanitario.

Sono state poi riviste, semplificandole, le fasce delle borse di studio: l'anno scorso erano tre (da zero a 9 mila euro Isee, da 9 a 14 e da 14 a 23) mentre quest'anno sono due (da 0 a 15 mila euro e da 15 mila a 23,5). E l'importo delle borse della seconda fascia è leggermente aumentato, dal 5 al 10 per cento, a beneficio di studenti con livelli Isee più elevati, l'indicatore che sintetizza reddito e patrimonio familiare. Chi ha un Isee superiore ad 15 mila euro l'anno (ed inferiore a 23,5) potrà dunque contare su assegni mensili di 750 euro (fuori sede), 1050 euro (in sede) e 1500 euro (pendolari). La maggiore spesa è quantificata in un milione e 865 mila euro. E grazie alla carta unica "Studente della Toscana" è possibile l'accesso a tutti i servizi di diritto allo studio offerti sul territorio regionale, a prescindere dall'ateneo di inscrizione, a quelli delle università e ad agevolazioni per attività culturali. 

"Tutte modifiche - ricorda Barni – che che sono state apprezzate dai rappresentanti degli studenti, che hanno espresso parere favorevole agli indirizzi indicati dalla Regione". "Sono state inoltre confermate – conclude Barni – anche le politiche sul trasporto pubblico locale: grazie alla convenzione stipulata con Ataf, gli studenti iscritti all'università di Firenze potranno girare sui mezzi pubblici cittadini da ottobre ad agosto pagando solo 48 euro l'anno. Un'operazione anche questa di sostegno al diritto allo studio".