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3 settembre 2013
14:52

Centro ricerca e impresa al via. Rossi: 'Raccogliamo la sfida della competitività'

FIRENZE - "L'unica strada per uscire dal tunnel della recessione e avviare una nuova stagione di sviluppo è quella di concentrare energie e risorse sul terreno dell'innovazione". Il presidente della Regione Enrico Rossi non ha dubbi. Di fronte al bivio se accogliere la sfida della competitività o adagiarsi sugli allori di un benessere acquisito ma non per sempre, la Toscana deve scegliere, con decisione, di "accettare la sfida e ritrovare la voglia di primeggiare".

E' anche questo il senso del sostegno della Regione al Centro ricerca e impresa del Cnr che, per la prima volta, mette in linea le molteplici strutture e vocazioni del prestigioso ente di ricerca mettendole al servizio delle imprese toscane. Il centro, inaugurato stamani a Sesto Fiorentino alla presenza, fra gli altri, del presidente Rossi e dell'assessore alle attività produttive Gianfranco Simoncini, è stato cofinanziato dalla Regione con 700 mila euro, su un investimento complessivo di oltre 1 milione. Si tratta di una sorta di sportello, in grado di aiutare, mettendo a disposizione servizi, laboratori, conoscenze, le imprese a innovarsi.

"L'obiettivo della nuova struttura – ha sottolineato Rossi – è quello favorire il trasferimento tecnologico e l'estensione dei risultati della ricerca al mondo produttivo. E' un processo che la Regione sostiene con forza e che non dovrà limitarsi ai settori avanzati della nostra economia ma investire anche i più tradizionali. E' un processo che dovrà essere perseguito con determinazione e con il coraggio di essere selettivi, in modo da privilegiare nelle scelte e nei finanziamenti solo i progetti realmente innovativi e di qualità".

Su questa strada si potrà procedere, secondo Rossi, solo dopo aver superato principali ostacoli che ancora oggi frenano il trasferimento tecnologico e la competitività. Prima di tutto, ha ricordato il presidente, va sciolto il nodo delle infrastrutture: "La ricerca può crescere solo in un contesto internazionale, ha bisogno di una rete allargata, deve poter viaggiare in tempi rapidi. Ecco perchè, nell'area fiorentina, serve rafforzare l'aeroporto, così come serve un collegamento, come quello offerto dalla tranvia, in grado di integrare i luoghi della ricerca e il centro urbano".

In secondo luogo, ha spiegato, puntare sulla competitività significa valorizzare un patrimonio di conoscenze e competenze vasto e radicato che da un lato non riesce ancora a tradursi in termini di innovazione e, dall'altro, le imprese non hanno sempre la capacità di intercettare. Il terzo divario da colmare riguarda la formazione, che dovrà sempre di più mettere i giovani a contatto con il mondo del lavoro.

"Non è possibile arrivare a trent'anni senza aver mai messo piede in un posto di lavoro , senza aver sperimentato la proprie competenze. E' anche per questo che in Toscana, con Giovanisì, cerchiamo di aiutare i giovani a riempire questo vuoto con stage e tirocini o finanziando le borse di studio per la formazione all'estero. La Toscana ha fatto e continuerà a fare la sua parte, anche grazie al prossimo periodo di fondi europei 2014-20, che siamo pronti ad anticipare per fare fronte ai ritardi della Ue, senza lasciare scoperto il prossimo anno".