Contro degrado e per maggior sicurezza far rivivere il quartiere: arriva a Prato "Pop-up"

Diritti
Economia
23 settembre 2017
13:33

Contro degrado e per maggior sicurezza far rivivere il quartiere: arriva a Prato "Pop-up"

Contro degrado e per maggior sicurezza far rivivere il quartiere: arriva a Prato

FIRENZE - Saracinesche su in via del Serraglio e via Muzzi, ma anche in via del Vergaio, in via della Sirena e in via Guizzelmi. Tornano ad aprirsi nel centro di Prato, a ridosso della stazione ferroviaria, i fondi che da tempo avevano tirato gi il bandone. Sono un ventina, ventuno per la precisione, ed animeranno diciannove diversi spazi. Un esperimento lungo tre mesi, con l'auspicio naturalmente che quelle attivit rimangano poi in piedi anche dopo.

E' tutto pronto oramai per sabato 30 settembre, quando alle 18.30 prender il via ufficialmente "Pop Up Lab", il progetto voluto dall'amministrazione comunale e finanziato dalla Regione Toscana con l'obiettivo di innescare un processo di rigenerazione urbana.

La ricetta e la considerazione da cui tutto parte semplice: un luogo abbandonato e poco frequentato tende ad essere meno sicuro. Cos a Prato, contro il degrado che nel centro storico alimenta la devianza e poi problemi di ordine pubblico e dove la prima urgenza lo spaccio di droga - si deciso di puntare su creativit , animazione e rivitalizzazione commerciale. Perch vanno bene i controlli, le telecamere e la presenza magari di un presidio permanente delle forze dell'ordine. Ma poi quelle zone , come il Serraglio, vanno poi fatte tornare a vivere.

Le risorse e il bando 
Il "pop up lab" parte del progetto pratese sulla sicurezza  ed uno deli cinque speciali interventi sperimentali regionali, assieme a quello di Livorno, Firenze, Pisa e Lucca, approvati e finanziati l'anno scorso dalla giunta regionale con seicentomila euro. Di questi,  un po' pi di 143 mila sono stati destinati alla citt laniera: 35 mila in particolare per la riapertura dei fondi, a cui si aggiungono settemila euro del Comune. 


Pop-up uno strumento sperimentato con successo gi in altri comuni della Toscana. Ma Prato assieme a Livorno, dove il progetto stato presentato da Confesercenti - una delle primissime citt capoluogo a utilizzarlo.. "E soprattutto in questo caso si tratta di attivit commerciali vere  e non solo spazi mostra e laboratori d'artista" sottolineano a Sociolab, che con il Pin, il polo universitario pratese, hanno collaborato al progetto.

Per riaprire per tre mesi i fondi commerciali sfitti ai proprietari, in cambio di un comodato gratuito,  sono stati offerti incentivi economici sui costi di pulizia, contratti, allacci e consumo utenze. Quindi, sempre gratuitamente, quei locali sono stati assegnati ai progetti imprenditoriali pi meritevoli, selezionati attraverso un bando di idee chiuso lo scorso 22 giugno.E le proposte non sono mancate, tant' che si sono fatti avanti in quasi quaranta, con gli organizzatori costretti ad allargare la ricerca di fondi nelle vie limitrofe, riuscendo alla fine ad offrire lo spazio ad un po' pi della met delle imprese che si erano fatte avanti.

Non solo telecamere
"Siamo convinti che anche attraverso progetti di rivitalizzazione commerciale e degli spazi urbani che si contribuisce a promuovere sicurezza" sottolinea Vittorio Bugli, assessore regionale alla presidenza e alla sicurezza, durante la presentazione stamani a Prato dell'iniziativa.

 "Non basta dice- la pur importante videosorveglianza, su cui comunque la Regione ha investito un milione mezzo di euro l'anno scorso, in tutta la Regione, ed altri 850 mila quest'anno. Una citt pi sicura quando le sue strade, le sue piazze e gli spazi destinati alle attivit sono frequentate dalle persone. La desolazione degli spazi urbani, l'assenza di occasioni di incontro, produzione e scambio, sono tutti elementi che contribuiscono a rendere una citt meno ospitale e dunque pi insicura: ce lo dice anche la storia millenaria delle nostre citt ". "Per questo - conclude - abbiamo deciso di finanziare con le risorse destinate alla sicurezza urbana anche la sperimentazione di un progetto come Pop Up Lab, credendo inoltre di dare un supporto a tutte quelle attivit tradizionali e innovative che hanno da sempre segnato in positivo la vita e la produzione di ricchezza delle nostre citt ".

Attivit gi consolidate
L'amministrazione ha inteso concentrare l'attenzione sulla ricerca di attivit imprenditoriali gi costituite, in modo da aumentare le probabilit di un insediamento stabile nei fondi riaperti, una volta terminata la sperimentazione che si concluder il 14 Gennaio 2018. "Siamo soddisfatti per come la citt e le attivit del territorio stanno rispondendo a questo coraggioso progetto affermano Matteo Biffoni, sindaco di Prato, e Daniela Toccafondi, assessora allo sviluppo economico Siamo infatti riusciti ad ottenere la disponibilit di una ventina di fondi sfitti: un numero molto alto che testimonia la voglia anche dei proprietari di immobili di mettersi in gioco per il rilancio del centro storico. Anche la risposta delle aziende del territorio stata all'altezza delle aspettative: sono arrivate quasi quaranta proposte, per questo abbiamo dovuto estendere la ricerca di spazi a via Muzzi, originariamente non inserita nel progetto". 

I negozi
Le proposte si distinguono tutte anche per un alto livello qualitativo delle produzioni e dei servizi offerti: questo fa ben sperare per il prosieguo dell'esperienza, una volta terminata la sperimentazione. Si sommano inoltre alle cinquanta attivit commerciali gi presenti nella zona.

Tra i nuovi arrivati ci sono negozi di abbigliamento e di scarpe, ma anche laboratori di artigiani e sartoriali, agenzie di viaggi (ma di viaggi particolari, quelli del turismo sostenibile), formaggerie, prodotti da mangiare a chilometro zero, gallerie d'arte e libri anche, progetti sociali, spazi co-working popolati da professionisti a trecentosessanta gradi e molto altro ancora.

Sono tutti da scoprire sulla pagina facebook dedicata all'iniziativa: www.facebook.com/PopUpLabPrato/. Appuntamento dunque per sabato 30 alle 18.30 in via del Serraglio, per il taglio del nastro e la festa di riapertura delle attivit .