Salute
Firenze
Pisa
Livorno
Grosseto
8 febbraio 2020
11:50

Coronavirus, Saccardi a Peretola tra i volontari della Misericordia

Misurazione della temperatura corporea all'assessore Saccardi

L'assessore si è fatta misurare la temperatura ed ha partecipato al monitoraggio dei viaggiatori in arrivo

E' arrivata all'aeroporto di Peretola, si è avvicinata al gate e, raggiunto il presidio di volontari della Misercordia di Firenze attivi al terminal 'arrivi', si è fatta misurare la temperatura corporea ed è rimasta insieme a loro ad accogliere i viaggiatori atterrati al Vespucci dopo voli internazionali.  L'assessore regionale al diritto alla salute Stefania Saccardi ha voluto ringraziare così, andandoli a trovare e partecipando a parte delle loro attività, i giovani impegnati nei controlli aeroportuali attivati per verificare le condizioni di salute dei viaggiatori in arrivo. 


  
"Ringrazio i volontari che ci aiutano in questa difficile situazione- ha detto - I controlli agli aeroporti rappresentano una precauzione importante, perchè anche se la situazione non è allarmante le istituzioni devono farsi trovare pronte a fronteggiare ogni emergenza e la Toscana si sta muovendo. Siamo attenti ed attrezzati, per cui ripeto che i cittadini non devono essere allarmati, nè cedere a panico e paura". 

La misurazione della temperatura corporea di tutti i viaggiatori in arrivo da voli internazionali è partita negli aeroporti Galileo Galilei di Pisa e Amerigo Vespucci di Firenze, attuando una direttiva della Protezione civile nazionale, alla cui applicazione è preposto l'Usmaf (Ufficio sanitario marittimo aereo e di frontiera). Pesto i controlli si estenderanno anche all'aeroporto di Grosseto ed al porto di Livorno.

 

Secondo la procedura concordata tra Ministero della salute e Protezione civile (inviata con una circolare a tutte le Regioni), ai viaggiatori verrà misurata la temperatura con un termometro laser e verrà sottoposto un quesito anamnestico: provenienza, sintomatologia, ecc. Se hanno temperatura superiore a 37,5 gradi, provengono da zone a rischio e rientrano nei casi sospetti previsti dalle linee guida del Ministero della salute (recepite dal protocollo regionale), dovrà essere subito attivato il 118 e i viaggiatori trasportati nell'ospedale di riferimento. Sono ospedali di riferimento tutti quelli in cui è presente un reparto di malattie infettive.