
L’assessora alla cultura della memoria della Regione Toscana ha partecipato questa mattina alle commemorazioni organizzate dal comune di Pelago assieme all’Anpi locale per il 77° anniversario degli eccidi nazifascisti di Lagacciolo, Podernovo e Consuma. Tra le ville e i poderi di quel fazzoletto di terra a ridosso del centro abitato della Consuma, dove avevano trovato rifugio numerose famiglie per ripararsi dai bombardamenti degli Alleati, il 25 e 26 agosto del 1944, la furia di alcuni soldati nazisti in ritirata uccise barbaramente 19 civili, tra cui anche bambini. A ospitare la cerimonia di commemorazione proprio la Villa Podernovo dove è giunto il corteo partito da piazza La Pira a Consuma.
"Essere qua, in questo luogo, in questi luoghi - ha detto l'assessora Nardini nel suo intervento - significa prima di tutto confermare un forte impegno nel coltivare la Memoria, il vaccino più potente che abbiamo affinché ciò che è stato non possa tornare, affinché siano sconfitti i pericolosi rigurgiti nazifascisti che troppo spesso, ancora oggi, tentano di riaffiorare e che non dobbiamo mai sottovalutare. Questi luoghi sono luoghi di memoria attiva, luoghi che ci ricordano che si può e si deve sempre scegliere da che parte stare, continuare ad essere partigiane e partigiani, senza chiudere gli occhi di fronte a discriminazioni, violenze e ingiustizie, ovunque e per qualunque motivo esse avvengano. In questi luoghi hanno perso la vita 19 persone, uccisi dalla furia cieca, dalla brutalità, del nazismo. È necessario ricordare quell'orrore per non dimenticare l'abisso delle pagine più buie e vergognose dalla nostra storia, per costruire un futuro diverso, di pace".
"Ricordare le vittime innocenti delle stragi nazifasciste è un dovere - ha proseguito l'assessora - come lo è ricordare le donne e gli uomini che hanno sacrificato la vita per consegnarci un Paese libero e democratico, coloro che hanno combattuto la lotta di Liberazione e le madri e i padri costituenti. La nostra bella e preziosa Costituzione, all'articolo 1, ci insegna, oggi come allora, che il lavoro deve stare al primo posto. Lo voglio dire alle lavoratrici e ai lavoratori della Gkn e degli appalti: Regione Toscana continuerà a difendere, al vostro fianco, il lavoro. Oggi ho l'onore di rappresentare una Regione che ha nel proprio simbolo il pegaso alato che fu del Comitato Toscano di Liberazione Nazionale, a dimostrazione che le nostre radici affondano solide nei valori dell'antifascismo e della Resistenza, nei principi costituzionali."
L’intervento di approfondimento storico è stato affidato a Francesco Fusi, ricercatore dell'Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell'età contemporanea, che ha collaborato alla redazione dell'Atlante delle Stragi nazifasciste in Italia, in cui figura anche l'eccidio pelaghese.