Istituzioni
5 aprile 2019
14:00

Economia civile e partecipazione, la Regione firma un'intesa con Anci e i primi ventuno comuni

FIRENZE - La Toscana guarda all'Agenda 2030 sottoscritta dalle Nazioni Unite tre anni fa, ragiona su modelli di economia e welfare alternativi, punta a valorizzare la partecipazione attiva dei cittadini e d vita, con la firma di un protocollo aperto, ad una rete di Comuni pronti a sperimentare e disegnare orizzonti nuovi capaci di coniugare innovazione civica e sostenibilit . Alcuni li stanno anzi gi sperimentando, dalla gestione condivisa dei beni comuni alle cooperative di comunit , da forme diverse di sharing economy, economia collaborativa, civile e circolare, dal welfare di comunit al consumo consapevole. Questo patrimonio di buone pratiche rimasto fino ad oggi confinato nei territori. Da questa consapevolezza e dall'intenzione di replicarli altrove nasce l'esigenza di fare rete, nel solco tracciato dal libro verde del progetto CollaboraToscana presentato dalla Regione, al termine di un percorso di confronto, a dicembre del 2017.

L'intesa con la Regione, presente l'assessore alla presidenza e alla partecipazione, stata sottoscritta stamani da Anci Toscana, l'associazione dei Comuni, e dalle prime ventuno amministrazioni comunali: Arcidosso, Campi Bisenzio, Capannoli, Capannori, Capraia Isola, Carmignano, Castell'Azzara, Castiglione d'Orcia, Cinigiano, Cortona, Fabbriche di Vergemoli, Fiesole, Lucca, Mulazzo, Pescia, Poggio a Caiano, Pontassieve, Scarperia e San Piero, Sorano, Trequanda e Volterra. Territori diversi, ma accomunati dalla stessa sensibilit .

La rete aiuter a scambiarsi nuove esperienze e a studiare i vari modelli a disposizione. Qualche esempio? Con le cooperative di comunit la Regione ha finanziato a dicembre 2018 venticinque progetti in una ventina di territori con un milione e 200 mila euro  si pu contrastare lo spopolamento di borghi ed aree oggi marginali e riattivare forme di economia locali che rivitalizzino quei territori offrendo al contempo, con gli utili, anche servizi ai cittadini pi deboli ed anziani: puntando ora su forme di alberghi diffusi e turismo sostenibile, ora su prodotti tipici e filiere corte, aiutandosi anche grazie alle nuove tecnologie e la banda ultralarga che la Regione sta portando anche nei paesi pi remoti.

A San Casciano in Val di Pesa, nel Chianti fiorentino, l'economia collaborativa servita a risolvere un problema di scarsi collegamenti tra le tante piccole frazioni di un territorio ampio che misura pi di cento chilometri quadrati: nessun treno, pochi bus, pochi utenti per reggersi sul mercato, un quarto della popolazione sopra i 65 anni e tra loro pure diversi ultranovantenni, e cos arrivata l'idea di mettere in rete i trasporti su prenotazione offerti dalle associazioni di volontariato. A Rispescia, nel parco dell'Uccellina in provincia di Grosseto, il riutilizzo di un bene comune urbano ha portato alla rivitalizzazione di uno spazio coinvolgendo disabili, migranti e disoccupati, musicisti in cerca di un luogo dove esibirsi e disposti in cambio a dare lezioni di musica a chi altrimenti non se le potrebbe permettere, anziani pronti ad insegnare l'arte della terra.

A Campi Bisenzio, all'interno di bene confiscato alla criminalit , ha trovato casa l'emporio solidale "Fai da noi", nato da una collaborazione tra Comune, una multinazionale e un'associazione. L'idea semplice: ti serve un martello, una scala o un altro utensile, chiodi o vernice? Prendile in prestito e in cambio offri ore di volontariato civico e di impegno sociale. Il servizio si rivolge alle famiglie in difficolt economica ma anche a chi, semplicemente, non vuole comprare un oggetto che utilizzer sporadicamente: un esempio di lotta allo spreco e di cittadinanza attiva. A Campi Bisenzio stato promosso e costituito anche un distretto dell'economia civile. A Montespertoli, in provincia di Firenze, nata invece una filiera sulla riscoperta dei grani antichi. Un esempio di economia collaborativa, ricorda l'assessore alla presidenza della Toscana, anche il progetto "Arcipelago Pulito" per recuperare le plastiche in mare con l'aiuto dei pescatori, tenuto a battesimo un anno fa dalla Regione in Toscana ed ora preso a modello dall'Europa e dal Governo, che ha approvato ieri il disegno di legge "Salva Mare" che ne recepisce l'impianto.  

Cinque sono le aree in cui sperimentazioni e prototipi saranno raccolti: la citt condivisa (ovvero forme innovative di partecipazione ed educazione civica, capaci di stimolare pratiche di responsabilit condivisa), il territorio collaborativo (ovvero lo sviluppo di forme organizzate per dare risposte ai bisogni dei cittadini, come le cooperative di comunit ad esempio), l'impresa civile (da pratiche di economia circolare al welfare di comunit ), il co-living e la formazione trasversale, a partire dal consolidamento di due momenti annuali il Festival dell'Economia civile di Campi Bisenzio e la SummerSchool di Grosseto, promossa da Legambiente ed Universit di Siena come spazio di confronto e studio. Obiettivo della rete chiaramente anche il coordinamento.

L'intesa, aperta e che pu dunque essere sottoscritta in qualsiasi momento anche da altre amministrazioni, sar valida fino al termine dell'attuale legislatura regionale, ovvero il 2020.
 

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