Ambiente
Salute
14 gennaio 2011
17:23

Geotermia; Bramerini e Scaramuccia ai comitati: 'Disponibili al confronto, ma no alle mistificazioni'

"E' grave che un comitato che raggruppa cos tante associazioni, anzich cercare il confronto con la Regione decida di accusarla in modo tanto pesante". Esordisce con queste parole l'assessore all'ambiente Anna Rita Bramerini rispondendo a quanto dichiarato dal Coordinamento provinciale dei Comitati e delle Associazioni ambientaliste nel corso di una conferenza stampa. Il comitato accusa la Regione Toscana di aver manipolato, attraverso l'Ars, l'agenzia regionale sanitaria, i dati dello studio epidemiologico condotto dalla stessa Ars in collaborazione con la Fondazione Monasterio, a loro giudizio per ingannare i cittadini e i sindaci.

"Sarebbe stato pi serio, corretto e nell'interesse per cui quei comitati si battono, aggiunge Bramerini - scegliere la strada del confronto, anche tecnico, al quale la Regione non si mai sottratta avendo sempre gestito la partita della geotermia con trasparenza. Prova ne il fatto che tutti gli studi, questo compreso, sono stati pubblicati sul nostro sito perch non abbiamo nulla da nascondere. E se poi questi comitati ritengono che la Regione Toscana sia responsabile delle accuse che le vengono rivolte, li invitiamo a fare una denuncia all'Autorit giudiziaria".

Il rapporto a cura della Fondazione Monasterio del Cnr, secondo Fabrizio Bianchi che uno degli estensori dello studio epidemiologico, molto articolato e necessariamente una sintesi; non pu soffermarsi su tutti i dettagli dei risultati, ma si concentra sugli aspetti ritenuti principali. "La sintesi a cura dell'Ars stata condivisa dagli autori dello studio che la ritengono adeguata allo scopo, e che deve essere intesa in senso riassuntivo e non sostitutivo del rapporto integrale".

La Regione, fanno sapere insieme l'assessore Bramerini e l'assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia, ribadisce la propria disponibilit ad approfondire il confronto con chiunque voglia affrontare la questione in maniera seria, a maggior ragione perch di questione seria si tratta. Ma non si prestano a buttarla in chiassosa demagogia come vogliono fare questi comitati che mistificano, loro s , il lavoro della Regione con l'intento di delegittimare l'istituzione. "Se le premesse sono queste puntualizzano Bramerini e Scaramuccia- ci riserviamo di valutare le forme che riterremo pi opportune per tutelare l'immagine della Regione e di Ars".

"Ci fa piacere - continuano poi che questo studio epidemiologico anche da loro sia stato finalmente riconosciuto come serio e il primo completo sull'argomento. Come abbiamo gi annunciato, la Regione, coinvolgendo entrambe gli assessorati, si impegnata a proseguire gli approfondimenti sulla popolazione amiatina proprio per chiarire quegli elementi che lo studio evidenzia come argomenti di attenzione".

Quanto alle altre questioni sollevate dai comitati, come le Valutazioni di impatto ambientale, Bramerini ribadisce che sono in corso la Via sul riassetto di Piancastagnaio che, se conclusa positivamente, porter anche alla chiusura della centrale di PC2, la pi obsoleta e inquinante, e quella della centrale di Bagnore 4 "rispetto alle quali, contrariamente a quanto affermato dai comitati, ci preme fin da ora sottolineare che verranno certamente valutati gli effetti cumulativi degli impatti ambientali. Non pu essere altrimenti. Mai la Regione Toscana ha barattato la salute dei cittadini con gli aspetti economici. Tanto che sull'Amiata, per chiarire la questione complessa della geotermia, in questi ultimi tre anni sono stati condotti vari studi, stato istituito il Comitato tecnico per la geotermia e finora non stata rilasciata alcuna autorizzazione perch gli impegni assunti con le istituzioni locali prevedono che solo al termine di questi approfondimenti vengano fatte le scelte conseguenti".

"Concludo infine dice Bramerini - riguardo al fatto che secondo i comitati avrei minimizzato il numero dei decessi. Non vero. Quando Barocci dichiarava alla stampa che i decessi in eccesso sull'Amiata erano 535, abbiamo ribadito, tramite l'Ars, che nel suo articolo "c'era una macroscopica imprecisione e cio i decessi in eccesso non erano 535, ma 99 (+ 131 nei maschi e 32 nelle femmine) nei sette anni del periodo 2000-2006". Quindi mi sono limitata a correggere un errore grossolano di Barocci non a dare un giudizio sul numero, come strumentalmente mi viene fatto dichiarare".