Ambiente
Infrastrutture e mobilità
14 dicembre 2013
13:46

Il presidente inaugura la ferrovia Cecina-Saline a 150 anni dalla sua realizzazione

SALINE (PI) "Al di l delle contestazioni di maniera stata una giornata bellissima e importante per la Val di Cecina e per Volterra. Credo che le linee minori come questa abbiano diritto di continuare a vivere, nonostante i costi che sosteniamo per tenerle aperte e per riaprirle. Il segnale che voglio mandare oggi che la Regione Toscana, unica in Italia, ha fatto questa scelta e che intende proseguire in questa direzione".
 
E' la sintesi di una giornata di festa, effettuata dallo stesso presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, che presso il dopolavoro ferroviaria di Saline ha concluso il viaggio inaugurale in occasione della riapertura (dopo due anni di fermo) della linea ferroviaria di circa 30 chilometri tra Cecina e Saline di Volterra, realizzata esattamente 150 anni fa.
 
Il viaggio di riapertura stato effettuato con un treno storico, l'ALN 772 di grande fascino, un'unica carrozza motrice da 72 posti, che si fermato nelle stazioni di Riparbella, Casino di Terra, Ponte Ginori dove ad attenderlo ha trovato la banda di Pomarance per poi arrivare a Saline di Volterra.
 
"Due anni fa ha ricordato Rossi abbiamo avuto un taglio di 100 milioni sui 500 che ci venivano dati per il trasporto pubblico locale. Nonostante ci ci abbiamo messo 90 milioni dal nostro bilancio e abbiamo mantenuto i servizi. Adesso, grazie alla revisione della spesa regionale e ai risparmi che abbiamo prodotto, siamo in grado di investire sul recupero e la valorizzazione delle linee cosiddette minori. Per questa abbiamo investito 800.000 euro e altri dovremmo metterne per proseguire oltre l'estate e in questa zona siamo disposti a valutare se fare lo stesso con la Vada-Collesalvetti-Pisa".
 
A questo proposito il presidente ha invitato le amministrazioni locali a collaborare al Piano che la Regione sta eleborando per la valorizzazione delle linee minori "per fare in modo che questi treni non viaggino vuoti.
Rossi ha detto che per sistemare la situazione in Toscana sarebbero sufficienti circa 800 milioni di euro, che non sono molti se si pensa ai 90 miliardi che lo Stato ha speso per l'Alta velocit e agli ulteriori 20 che dovr destinarle.
 
"Sono favorevole ha precisato il presidente all'Alta velocit , ma una sproporzione di questo genere negli investimenti non tollerabile, visto che da una parte ci sono i circa 100.000 utenti al giorni dell'Alta velocit e dall'altra i 3 milioni di pendolari del trasporto ferroviario locale".
 
L'assessore regionale ai trasporti, Vincenzo Ceccarelli, poi intervenuto per sottolineare il valore storico, paesaggistico e anche letterario della Cecina Saline, resa celebre dallo scrittore Carlo Cassola.
 
Tornando sulle polemiche, il presidente Rossi ha detto che evidentemente chi l'ha contestato contrario alla riapertura della ferrovia e ha parlato di una constestazione strumentale e priva di senso "se non quello di colpire politicamente il presidente della Regione, tant' che tra gli organizzatori del corteo figurano assessori della giunta comunale di Volterra".
 
Le conclusioni sono state affidate all'assessore regionale ai trasporti, Vincenzo Ceccarelli, intervenuto dopo la brillante e appassionata ricostruzione storica del professor Stefano Maggi dell'Universit di Siena.
 
"Quella sulla valorizzazione delle linee ferroviarie locali ha detto l'assessore Ceccarelli una scommessa che vogliamo vincere insieme a questo territorio, tenendo conto della sua storia e con soluzioni che guardino all'intermodalit ferro gomma. Invito quindi gli Enti locali a collaborare insieme alla Regione Toscana per dare attuazione al nostro Piano per la rivitalizzazione delle ferrovie locali".