
Un ricordo personale di Enrico Rossi - pubblicato oggi dall'Unit - sulla figura di Oscar Luigi Scalfaro, Presidente emerito della Repubblica scomparso ieri a Roma all'et di 93 anni.
***
Ho incontrato il presidente Scalfaro due volte, da sindaco. E mi piace ricordarlo cos . Scalfaro venne a Pontedera il 22 maggio 1995 a celebrare il 40 anniversario dell'elezione del nostro concittadino Giovanni Gronchi alla massima carica dello Stato. Rimase cos contento della visita e dell'accoglienza nella cittadina rossa di cui ero sindaco che pens di ricambiare l'ospitalt invitandomi al Quirinale. Era l'ottobre 1995. Era in carica il governo Dini, che aveva sostituito Berlusconi. Si era aperto il cantiere per la costruzione dell'Ulivo e la vittoria di Prodi del 1996. Scalfaro ricevette me e il vicesindaco del Partito Popolare con grande cordialit . Ci disse che a Pontedera aveva visto un popolo nuovo che superava le vecchie contrapposizioni politiche, si poteva unire intorno alla Costituzione, alla sua difesa e applicazione. Poi ci espresse le sue opinioni sui sondaggi che allora iniziavano ad ammorbare la politica.
Ci raccont che all'aeroporto aveva incontrato Berlusconi, che gli aveva fatto vedere un sondaggio da cui risultava tutto l'amore che il popolo nutriva nei confronti di Silvio. Ma io - ci disse - non mi feci turbare. Replicai che anch'io avevo un sondaggio che per non collimava affatto con il suo. Naturalmente non avevo nessun sondaggio. Perch un vero politico non ha bisogno di sondaggi: sufficiente avere buone orecchie e un buon naso per sapere cosa pensa la gente. I sondaggi - concluse - non servono .
Queste parole mi tornano spesso alla mente ogni volta che vedo un sondaggio. Penso che i sondaggi condizionano troppo la politica, la riducono a marketing d'impresa per ottenere il massimo successo personale. In questo modo la politica rinuncia alle idealit , ai valori, ai riferimenti sociali e culturali. Rinuncia a dare battaglia e a svolgere il suo ruolo dirigente. Credo che nel lascito malato del berlusconismo ci sia anche la sopravvalutazione del sondaggio come strumento per fare politica. E' bene invece dare retta a Scalfaro: meno sondaggi, pi rapporti con il popolo, pi ideali e proposte concrete. Grazie per la lezione e addio Presidente.