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7 ottobre 2022
16:11

Incendi, a Firenze Conferenza internazionale: più prevenzione e comunità protagoniste

Incendi, a Firenze Conferenza internazionale: più prevenzione e comunità protagoniste

Si è chiusa oggi a Firenze la conferenza sull’ecologia del fuoco che per quattro giorni ha posto la Toscana al centro del dibattito internazionale sugli incendi boschivi e la gestione ecologica del fuoco anche nelle aree naturali protette.
L’evento organizzato dall’Association for Fire Ecology (AFE) e da Pau Costa Foundation (PCF), in collaborazione con Regione Toscana e Dipartimento DAGRI dell'Università degli Studi di Firenze, è stato un’occasione di confronto per i ricercatori e i professionisti delle organizzazioni AIB presenti a Firenze e per gli esperti collegati in streaming da tutti i continenti. 

“Il fenomeno degli incendi – ha detto la vicepresidente e assessora alle foreste Stefania Saccardi – sempre di maggiore estensione e gravità a causa dei cambiamenti climatici ma anche dell’abbandono dei boschi e della campagna, è qualcosa con cui bisogna imparare a convivere. Per farlo ci vogliono pianificazione e governo del territorio innanzitutto così da renderli meno impattanti. Ma al contempo è necessario un profondo mutamento dei comportamenti individuali perché senza una presa di coscienza della responsabilità di ciascuno si rischia di vanificare gli sforzi fatti. Gran parte degli incendi boschivi è, infatti, causato da comportamenti colposi, dovuti a superficialità e sottovalutazione del pericolo di incendio, oltreché dei rischi legati alla propria incolumità. Possiamo tutti contribuire attivamente alla difesa del patrimonio boschivo, mantenendo puliti gli spazi verdi intorno alle nostre abitazioni e alle strutture ricettive. Dobbiamo, insieme, renderci sempre più preparati e pronti a fronteggiare questa sfida che poggia su due parole chiave: prevenzione e comunità, quella comunità in cui, insieme all’Antincendi boschivi, ai Vigili del Fuoco, al volontariato sempre impegnati in prima linea, svolgono un ruolo importante anche i cittadini che sanno tutelare il patrimonio forestale tenendo comportamenti corretti in caso di incendio”.

Il programma che ha proposto workshop, tavole rotonde, sessioni plenarie e dibattiti, si arricchisce oggi con due attività sul campo, organizzate in Pratomagno e nell’Appenino pistoiese. 

L’escursione in Appenino, organizzata dal personale antincendi boschivi di Regione Toscana e dell’Unione di Comuni montani Appennino Pistoiese, ha interessato la zona della Croce Arcana, con l’obiettivo di visitare un’area a mirtilleto dove nel 2021 è stato realizzato un cantiere di fuoco prescritto, e l’area della Fredduccia, nel Comune di San Marcello-Piteglio.
In provincia di Arezzo, invece, i partecipanti al field trip sono stati guidati dal personale AIB dell’Unione dei Comuni del Pratomagno e dal Dipartimento di Scienze Agrarie e forestali dell’Università di Torino sulle aree dei cantieri di fuoco prescritto realizzati nell’ambito del progetto LIFE GrAnATHa dal 2016 a oggi. 

La tecnica del fuoco prescritto – alla quale la conferenza fiorentina ha dedicato ampio spazio in varie sessioni di lavoro - viene applicata da operatori esperti nell’uso delle tecniche di conduzione del fuoco, seguendo un progetto elaborato da personale abilitato, e solo in presenza di precise condizioni meteorologiche (umidità di suolo e aria, condizioni di vento, ecc.), in modo da non danneggiare il suolo, la fauna e la vegetazione.
Si tratta di una pratica consolidata i cui effetti vengono studiati fin dagli anni sessanta e in molte parti del mondo da anni è utilizzata per la prevenzione degli incendi forestali, per limitare la quantità di materiale vegetale infiammabile e rendere i boschi più resistenti agli incendi, senza danneggiarli e senza danneggiare chi ci abita.