Organizzazione antincendi boschivi

Numero Verde 800 425 425

Agroalimentare
Protezione civile
Boschi e Foreste
11 ottobre 2018
14:29

Incendio Monti Pisani, danni e spese per oltre 15 milioni. Interventi per contenere rischi idrogeologici

CALCI (Pisa) - gi partito l'intervento di bonifica e di ricostruzione sui Monti Pisani, dopo l'incendio di fine settembre che ha colpito un territorio di quasi 1.500 ettari, al cui interno ne sono bruciati 1.148. Stamani erano gi a lavoro una cinquantina di operai forestali. La  giunta toscana ha approvato  ed infatti gi operativo  il piano da 1,5 milioni di euro  che servir a contenere i rischi idrogeologici a valle delle aree percorse dal fuoco, per limitare la possibilit di eventuali frane, e altri intervbenti per sanare parte delle ferite inferte dall'incendio al reticolo idraulico.

Contestualmente partita, direzione Roma,  la richiesta ufficiale per la dichiarazione dello stato di emergenza nazionale al Dipartimento della protezione civile. Il presidente Rossi l'ha firmata ieri, meroled . Danni denunciati e spese necessarie ammontano a oltre 15 milioni di euro, quindici milion e 250 mila euro per la precisione. Per la ricostituzione degli ettari bruciati serviranno oltre 8 milioni: il fuoco ha percorso in alcuni casi terreni gi attraversati dalle fiamme nel 2009 e 2011, dove rimasta solo cenere e neppure gli scheletri degli alberi. E si chiede un contributo. Prioritarie sono considerate le spese di soccorso e prima somma urgenza  e  a ristoro dei danni agli immobili privati (che competono per al governo), in modo da dare risposta a coloro che nell'evento hanno perso l'abitazione.

Entrambi gli atti sono stati illustrati ai giornalisti a Calci  dal presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e dall'assessore all'agricoltura e foreste Marco Remaschi, insieme a sindaci e amministratori di tutti i comuni.

 
Il piano per la ricostruzione
Bonifica, salvaguardia e messa in sicurezza delle aree interessate dall'incendio sono le finalit degli interventi da un milione e mezzo inseriti nel piano approvato dalla giunta regionale nella sua ultima seduta. Oltre met della cifra stanziata (800.000 euro) servir per gli interventi di salvaguardia e messa in sicurezza, il resto per i lavori pi urgenti al reticolo idraulico (300.000 euro), per finanziare gli interventi di soccorso e somma urgenza (300.000 euro, di cui 161 mila per i primi lavori di ripristino della strada provinciale del  Serra, ancora chiusa) e per le spese relative all'attivit straordinaria svolta da parte del personale dipendente e volontario in occasione dell'incendio (100.000 euro).
Gli interventi relativi alla salvaguardia idrogeologica partirano subito e dovranno essere completati entro dicembre per contenere il pi possibile i rischi di dissesto legati alle precipitazioni, rischi che nelle aree percorse dal fuoco sono notevolmente aumentati. Il bosco che tratteneva l'acqua come una spugna non c' pi . Si cotto anche il terreno, cosicch l'acqua adesso vi scivola veloce. L'ente competente per la realizzazione degli interventi  sar l'Unione montana val di Cecina, nel cui territorio ricadono le aree interessate dal rogo, ma con il rinforzo degli operai forestali di varie Unioni comuni limitrofe (Media Valle del Serchio, Lunigiana, Garfagnana, Appennino Pistoiese, Colline metallifere) e del comune di Calci. 
Le attivit consisteranno nel taglio del materiale vegetale bruciato, quello che non si completamente incenerito e che verr utilizzato per la realizzazione di opere di consolidamento dei versanti, nella sistemazione idraulica forestale e in interventi di ripristino della viabilit all'interno del bosco.  Gran parte del lavoro si svilupper nel comune di Calci (si stima di spendere l 600 mila euro su 800 mila), il resto in quello di Vicopisano. Il consorzio di bonifica del Basso Valdarno interverr invece sul reticolo idraulico minore: dopo i primi lavori, finanziati per 300 mila euro dall'anticipo della Regione, si stima che saranno necessari interventi per altri 985 mila euro per un'adeguata messa in sicurezza.  
 

I numeri dell'incendio
Nel rogo partito la notte del 24 settembre sui Monti Pisani sono bruciati 1.148 ettari. Il numero tiene conto di alcune isole' che all'interno dell'area si sono salvate. Gran parte dell'incendio si sviluppata nei boschi (almeno 1.000 ettari)  e per una porzione pi limitata nei campi (148 sono gli ettari di superficie agricola andati in fumo, olivi per lo pi ).
Quattro sono i comuni coinvolti, con conseguente pesantissime per Calci (832 ettari dei 1.148 ricadono nel suo territorio) e per Vicopisano (298). Pi marginale il danno per Buti (18 ettari) e solo qualche focolaio secondario, isolato, per Cascina che ha interessato un canneto e alcune arginature lungo l'Arno. Negli stessi giorni un secondo rogo, distinto ma pi limitato, ha interessato i vicini comuni di Vecchiano e San Giuliano Terme. I territori coinvolti alla fine diventano dunque sei.  
Per l'azione di spegnimento sono state mobilitate  quasi cinquecento squadre operative anticendio boschivo della Regione Toscana, coordinate da 23 direttori delle operazioni.
Il fuoco, originatosi intorno alle 22 nei pressi della localit Le Porte, all'interno di una densa fustaia di pino marittimo, si propagato a causa del forte vento di grecale percorrendo boschi di pino marittimo, ma anche di castagno, lecci, ontani e salici, colpendo quindi duramente un'area ad alto valore paesaggistico e ambientale e avvicinandosi pericolosamente anche alle abitazioni. Le case inghiottite dal rogo e demolite sono quattro. Altre tre sono inagibili, cinque hanno subito danni parziali. Tra tutte, tre erano prime case. Sono dodici immobili, per tre milioni e centomila euro di danni complessivamente stimati. A 228 mila euro, strada provinciale a parte, ammontano invece i costi stimati per riparare la condotta idrica di Montegmango, i Ronchi e Tre Pini, la linea elettrica e telefonica, la strada di Ronchi e Pratereto ed alcuni box ed apparati di radiocomunicazione sul Monte Cimone. 

 

il patrimonio pubblico   

  
Bandi sviluppo rurale, prorogata scadenza 
Una delibera presentata dall'assessore all'agricoltura Marco Remaschi e approvata nell'ultima seduta della giunta ha previsto una proroga di 90 giorni per la presentazione dei progetti esecutivi e delle domande di pagamento nell'ambito dei bandi finanziati dai fondi europei del Piano di sviluppo rurale (PSR) e del Piano integrato territoriale Monte Pisano (finanziato con un bando del 2016 con tre milioni), da parte delle Unioni dei Comuni montani di Lunigiana, Alta Val di Cecina, Garfagnana, Appennino Pistoiese, Media Valle del Serchio e Colline Metallifere. 
La decisione stata presa tenendo conto del ritardo che il progetto destinato a subire a causa dell'incendio, visto che i Comuni sono impegnati con il proprio personale nelle operazioni di ripristino dei danni. 
Il piano territoriale integrato Montepisano e i bandi finanziati nell'ambito del programma di sviluppo rurale 2014/2020 puntano a investimenti per contrastare il dissesto idrogeologico, ripristinare i danni alle foreste da incendi e malattie, la ricostruzione di muretti a secco e terrazzamento, azioni di tutela e salvaguardia del paesaggio, della rete viabile secondaria e sentieristica dell'area.

 

Organizzazione regionale antincendi boschivi
Come nasce un incendio boschivo
Progetto scuole 2018