Diritti
2 giugno 2013
10:08

L'impegno della Regione per i senegalesi vittime della sparatoria di piazza Dalmazia

FIRENZE - Impossibile, in una giornata come questa, non tornare con il pensiero ai due uomini senegalesi, il quarantenne Samb Modou e il cinquantaquatrenne Diop Mor, venuti in Toscana per cercare lavoro e uccisi il 13 dicembre 2011 a Firenze dal pistoiese Gianluca Casseri, l'uomo che in piazza Dalmazia, oltre a togliere la vita ai due uomini, ne fer altri tre, Mustapha Dieng, Mor Sogou e Cheik Mbenghe, il primo in modo grave.

La Regione Toscana si impegnata fin dal primo giorno per assicurare un sostegno concreto alle vittime, istituendo un fondo ad hoc per offrire un contributo straordinaro di solidariet alle famiglie dei cittadini senegalesi morti e al ferito pi grave, che nonostante le cure prestategli a Careggi, ha riportato una invalidit permanente. "Un contributo dovuto aveva detto al momento della decisione il presidente Enrico Rossi esattamente come avremmo fatto per tre lavoratori italiani"

Il presidente Rossi si personalmente impegnato per la concessione della cittadinanza italiana ai feriti. Ne fece pubblicamente la richiesta per la prima volta, il 17 dicembre 2011, dal palco di Piazza Santa Maria Novella, dove si concluse la grande manifestazione antirazzista organizzata dalla comunit senegalese.

Segu pochi giorni dopo la lettera ufficiale scritta al Presidente Giorgio Napolitano in cui Rossi scriveva: "Credo che l'intera Nazione debba molto alla Comunit Senegalese e ai tanti immigrati che, nel rispetto delle nostre leggi, ogni giorno contribuiscono, con il loro lavoro e con la loro presenza, al funzionamento di questo nostro Paese e alla coesione sociale dell'intera comunit . Sono convinto della necessit di compiere, da parte delle massime Istituzioni di questo nostro Pese, un gesto concreto di doveroso riconoscimento nei confronti della comunit senegalese. Le chiedo pertanto, Signor Presidente, di intercedere affinch venga concessa la cittadinanza italiana ai tre senegalesi rimasti feriti..."

Alla notizia della concessione Rossi aveva commentato: "E' una splendida notizia, la vittoria dei diritti umani sulla cultura dell'intolleranza, della ragione sull'odio e la violenza razzista, della solidariet sull'emarginazione e l'egoismo".