18 gennaio 2017
17:15

La Shoah raccontata ai bambini 1

La memoria non ha età. Certo ogni età ha il suo linguaggio e la sua necessaria pedagogia. Ecco alcuni titoli, per i più piccoli, per iniziare il viaggio nella memoria. Da cinque a otto anni.

Gabriele Clima - Storia di Vera  S.Paolo Editore 2010
il racconto di una bambina deportata con la mamma e la sorellina. Quest'ultima si ammala gravemente per il freddo e, dopo la sua morte, Vera inizia a sognare ogni notte di donare un pezzettino del suo grande cuore a quegli uomini che ne sono privi e un giorno, al risveglio, i nazisti non ci sono più.
ETA': dai 5 anni

L'albero della memoria: la Shoa raccontata ai bambini di Anna Sarfatti e Michele Sarfatti Ed. Mondadori 2013
E' la storia di Samuele, ebreo italiano, bambino durante l'epoca fascista, che vive in prima persona le conseguenze delle leggi razziali e delle deportazioni. Il testo in rima e le illustrazioni di Giulia Orecchia aiutano il lettore a entrare nella storia e a comprenderne il significato, e la presenza di brevi approfondimenti storici in ordine cronologico ci consentir subito di contestualizzare la narrazione.
ETA': dai 6 anni

Il volo di Sara di Lorenza Farina Ed. Fatatrac 2012
L'incontro tra una bambina e un pettirosso il tema di questo straordinario testo di Lorenza Farina. Si inquadra in un campo di concentramento durante la Seconda Guerra Mondiale, e le immagini di una delle illustratrici più intense del panorama italiano, Sonia Possentini, ne esce un insieme di potenza e lirismo unici. Il piccolo pettirosso decider di portare con s questa nuova amica dal nastro azzurro tra i capelli, perché la Shoah e i campi di concentramento sono cosa troppo crudele per una bambina.
ETA': dai 6 anni

Nessuna differenza? di Matteo Gubellini Ed. Principi e Princìpi 2011
Un albo che mette a confronto 10 scene per ricordare gli orrori della persecuzione contro gli ebrei. Nelle pagine vediamo, per esempio, una bambina che alza le mani per prendere la palla e un bambino che compie lo stesso gesto di fronte ai soldati. Situazioni a confronto che ci fanno riflettere su quanto sia importante l'uso della memoria per riconoscere, oggi come ieri, qual la differenza.
ETA': dai 6 anni

La portinaia Apollonia Lia Levi Edizione Orecchio acerbo 2008
In una città sotto l'occupazione nazista nel 1943 Daniel un bambino ebreo, che vive solo con la madre perché il padre fuggito per evitare la deportazione. La mamma di Daniel costretta a lavorare di nascosto, perché agli ebrei lavorare vietato. Il ragazzino va a comprare il pane facendo le lunghe file alle botteghe, gioca con i coetanei e il mostro che lo spaventa di più non la guerra, bensì la portinaia Apollonia, una donna arcigna che Daniel convinto sia una strega. Finché un giorno la mamma non risponde al richiamo. E come se non bastasse una grossa mano gli chiude la bocca e lo trascina in cantina.
Il bambino riconosce Apollonia ed convinto che la strega lo rinchiuder per mangiarlo ma nella cantina trova la madre e comprende che la vecchia portinaia altro non ha fatto che metterli in salvo dai nazisti
ETA': dai 6 anni

La storia di Erika  - di Ruth Vender Zee Ed. La Margherita 2013
Dal 1933 al 1945 sei milioni di Ebrei, della mia gente, furono sterminati. Fucilati, lasciati morire di fame, gassati, bruciati nei forni. Io no. Io sono nata intorno al 1944. Non so esattamente quando. Non so neanche il vero nome. Non so da dove vengo. non so se avevo fratelli o sorelle. L'unica cosa che so, che avevo solo pochi mesi, quando fui strappata all'Olocausto.
E' il racconto di una bambina che si salva dalla Shoah perché la madre la getta dal treno diretto al campo di sterminio. 
ETA'- dai 6 anni

Rosa Bianca di Christophe Gallaz Ed. La Margherita 2005
In una piccola città tedesca piena di bandiere naziste, vive Rosa Bianca, una bambina come tante, che insieme agli altri guarda passare i carri armati e i camion pieni di uomini in divisa. Ma dove vanno quei camion? Rosa Bianca così colpita che segue, correndo, le tracce di un automezzo che tra le tante persone trasporta anche un bambino: vuole sapere dove porteranno quel bambino. A furia di correre scopre un recinto di filo spinato oltre il quale si trovano squallide baracche e bambini scheletrici con abiti a strisce e una stella gialla sulla casacca. Un bambino le dice di aver fame e Rosa Bianca gli d la sua merenda. Da quel giorno e per tutto l'inverno Rosa Bianca porta ai bambini tutto il cibo che riesce a trovare, mentre i convogli di soldati stavolta portano uomini stanchi e avviliti. La gente incomincia a fuggire dalla città. Rosa Bianca corre nel bosco a vedere che cosa successo, ma non trova più niente, né le baracche, né il filo spinato. Intanto compaiono dei soldati che sparano all'improvviso. La città distrutta, la mamma di Rosa Bianca aspetterà invano la sua bambina. Ma nel bosco a poco a poco gli alberi rimetteranno le foglie e i fiori torneranno a nascere.
ETA' dai 7 anni

Otto, autobiografia di un orsacchiotto Tomi Ungerer Mondadori 2003
Un vecchio orsetto di pezza ripercorre la sua vita, da quando negli anni Trenta viene confezionato in un negozio per giocattoli della Germania sino alla sua nuova vita dopo innumerevoli traversie. Regalato a Davide, un bambino ebreo, alla vigilia della seconda guerra mondiale, Otto diventa presto il compagno di giochi inseparabile del suo padroncino e del migliore amico Oscar. Separato il trio a causa della guerra, Davide viene deportato assieme alla sua famiglia, Oscar vede partire il padre per la guerra e trascorre lui stesso i suoi giorni chiuso in un rifugio antiaereo con la madre finché il crollo di questo ne fa perdere le tracce. Otto viene allora raccolto da un soldato americano cui fortuitamente salva la vita da un proiettile mortale. Negli USA Otto diventa il peluche della figlia dell'uomo, ma a causa di alcuni bulli finisce per strada, abbandonato. Raccolto da una senzatetto, viene venduto ad un rigattiere ed proprio l che Oscar, ormai invecchiato, lo ritrova. La storia finisce sui giornali e presto pure Davide ricontatta l'amico; dopo anni i tre sono di nuovo tutti assieme e ad Otto non resta che scrivere le proprie straordinarie memorie.
ETA': dai 7 anni

La città che sussurrò di Jennifer Elvgren Ed. Giuntina 2015
Anett scopre che nello scantinato della sua casa si nasconde una famiglia di ebrei. Anche se scendere le scale buie dello scantinato le fa un po' paura, lei a portar loro da mangiare oltre a tutte le cose di cui hanno bisogno. Così conosce Carl, un bambino come lei, con cui fa presto amicizia. La famiglia di Carl sta aspettando una notte di luna piena per raggiungere il porto e fuggire in Svezia, ma le nuvole non vogliono diradarsi ed troppo buio per scappare. Finch ad Anett non viene in mente un'idea geniale per salvare il suo amico Carl dai soldati nazisti che si stanno avvicinando sempre di più. Ma per metterla in pratica dovrà coinvolgere l'intero villaggio e soprattutto non fare troppo rumore... Questa storia basata su una vicenda realmente accaduta durante la seconda guerra mondiale, un episodio che tiene accesa fino ad oggi la luce della speranza nella bontà umana.
ETA': Dagli 8 anni

La bambina del treno di Lorenza Farina Ed. Paoline 2010
A bordo di un treno di deportati, una bimba incrocia lo sguardo di un bambino che dal ciglio della strada guarda incuriosito i treni sfrecciare. I due si salutano con la mano e il racconto della storia passa a quest'ultimo, che chiede a sua madre il perché di quel viaggio. Due bambini, due madri, due punti di vista.
ETA': dagli 8 anni

La perfida Ester Lia Levi Mondadori 2014
E' la storia realmente successa in una scuola Ebraica negli anni della guerra con le leggi razziali. La protagonista Rossana: una ragazza ebrea che frequenta una scuola ebraica a Roma.
La protagonista ci racconta di una recita scolastica in cui il ruolo dei protagonisti interpretato sempre dagli stessi alunni. Un giorno, Rossana chiese alla maestra di cambiare gli attori della recita. La maestra non volle. La recita and in scena sempre con gli stessi attori. Il bambino, che faceva la parte del re, sbagli la battuta e inizi a dire:-A morte la perfida Ester!-.Nessuno gli suggerì la battuta giusta e la recita andò in rovina, gli attori se ne approfittarono per fare confusione.
ETA': 8 anni