Diritti
Cultura
16 maggio 2024
18:14

Al via "Adelmo e gli altri", mostra sulle persecuzioni fasciste della comunità Lgbtqia+

Al via
Un momento dell'inaugurazione della mostra

Ernesto il bancario, Gilda la direttrice, Italo il contrabbandiere. Persino chi era dalla parte del regime come Maurizio il fascista e Modesto lo squadrista. E poi ancora I Veneziani, “combriccola di giovani dediti all’ozio e al vizio”, allontanati per “bonificare” la reputazione libertina che all’epoca la città lagunare portava con sé. Fino al più giovane, l’operaio diciottenne Adelmo.

Sono alcuni dei 31 volti che compongono “Adelmo e gli altri, confinati omosessuali in Lucania”, mostra sulla persecuzione fascista della comunità LGBTQIA + allestita al Memoriale delle Deportazioni di Firenze nell’ambito delle iniziative organizzate dalla Regione Toscana in vista del 17 maggio, Giornata internazionale contro le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere. 

L’esposizione, che resterà aperta nel capoluogo toscano fino al prossimo 26 maggio, fa emergere un pezzo poco noto della storia del nostro Paese. Si tratta di un progetto di Agedo Torino che da alcuni anni sta toccando le città italiane da Nord a Sud. A curare la ricerca documentaria è stato Cristoforo Magistro, autore di indagini presso gli Archivi di Stato di Potenza e Matera su persone confinate con l’accusa di “pederastia” e mandate al confine nei paesini del potentino e del materano.

A inaugurare la mostra è stata l’assessora regionale alla Cultura della Memoria, assieme a rappresentanti delle organizzazioni aderenti al Tavolo toscano LGBTQIA+, la cui voce è stata portata da Agedo Livorno che ha promosso il progetto qui in Toscana. 

L'assessora nel suo intervento ha voluto ringraziare La Fondazione Museo della Deportazione, i Comuni di Firenze e Prato, l'Aned per aver acconsentito ad ospitare la mostra presso il Memoriale. 

Presenti, grazie alla collaborazione con l'Università di Firenze, un numeroso gruppo di studentesse studenti del corso di laurea di Scienze dell'educazione e della formazione.

In occasione dell’apertura della mostra, il presidente della Regione ha sottolineato come la scelta di ospitarla nel Memoriale sia emblematica, perché è un luogo che parla tutto l’anno di memoria e la Toscana resta fermamente impegnata a raccontare cosa è stato davvero il fascismo.

Durante l’inaugurazione l’assessora alla Cultura della memoria ha spiegato che questa mostra racconta una persecuzione troppo spesso non narrata, quella della comunità LGBTQIA+, che invece la Regione Toscana ha sempre voluto raccontare durante le iniziative per il Giorno della Memoria rivolte alle scuole, dove vengono affrontate tutte le persecuzioni e le deportazioni nazifasciste.

L'assessora ha voluto ribadire che il fascismo non ha fatto anche cose buone, ma fin dai suoi inizi è stato odio, morte, persecuzioni verso tutte le persone che venivano considerate 'diverse' ed ha espresso soddisfazione per una regione che è da sempre terra di diritti e si oppone a qualsiasi forma di discriminazione. 

Infine ha sottolineato come l'allestimento della mostra presso il Memoriale delle Deportazioni, un vero e proprio pezzo di Auschwitz qui in Toscana, la rendera' più fruibile, in particolar modo a tante studentesse e studenti che quotidianamente visitano questo nuovo polo della Memoria.

“Adelmo e gli altri” è visitabile lunedì, venerdì, sabato e domenica dalle 10 alle 13. Obbligatoria la prenotazione all’indirizzo mail info@musefirenze.it o al numero telefonico 0552768224.

La mostra sarà visitabile anche dalle 16 alle 17 di venerdì 17 maggio, quando verrà celebrata la Giornata internazionale contro le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere attraverso una iniziativa (ore 17-19) realizzata in collaborazione con il Tavolo regionale LGBTQIA+, la Commissione Regionale Pari Opportunità e gli Enti locali toscani aderenti alla Rete RE.A.DY., la Rete nazionale delle Regioni e degli Enti Locali per prevenire e superare l’omolesbobitransfobia.