
Dove 79 anni fa gli 11 Martiri d’Istia - giovani renitenti alla leva, “sbandati” e disertori che si opposero alla chiamata alle armi della Repubblica di Salò – furono rastrellati e fucilati dopo un processo sommario ad opera delle massime autorità fasciste locali, vive da oggi la Casa della Memoria al Futuro.
L’eccidio di Maiano Lavacchio, comune di Magliano in Toscana, avvenuto il 22 marzo del 1944 è da sempre molto sentito dalla popolazione maremmana. Quei giovani, quasi tutti provenienti da Istia, persero la vita perché non obbedirono al bando emesso dal «governo» collaborazionista di Salò e che portava la firma di Giorgio Almirante, all'epoca capo di gabinetto del ministro repubblichino della cultura popolare Mezzasoma.
Questa mattina, alla commemorazione dell'eccidio è seguita l’inaugurazione del nuovo spazio, che volge lo sguardo alla contemporaneità, al domani, alle giovani generazioni e costituisce il traguardo di un percorso voluto dall’Isgrec (l’Istituto storico grossetano della Resistenza), dal Comune di Magliano e dall’architetto Edoardo Milesi.
All’inaugurazione hanno partecipato tra gli altri Alessandra Nardini, assessora all’Istruzione e Cultura della Memoria della Regione Toscana, l’assessore alle attività produttive Leonardo Marras, e Maria Paola Corritore, Commissario straordinario del Comune di Magliano in Toscana.
La nuova “Casa” sorge in un edificio adiacente a quello in cui si svolse il processo, vicino al luogo della fucilazione. Dopo la ristrutturazione, si presenta con uno spazio centrale adibito a stanza-laboratorio che accoglie la biblioteca “Tullio Mazzoncini”, piena di volumi sulla Maremma e sulla Resistenza, donati all’Isgrec dalla famiglia dell’intellettuale maremmano e antifascista che, prima di essere deportato a Mauthausen, fu fra i promotori del primo Comitato provinciale di Liberazione nazionale. Gli altri locali ospiteranno in futuro residenze per artisti, dove sperimentare nuove modalità per tenere viva la memoria, parlare di identità e culture, di pace. In questi locali, ora è stata allestita “Per noi il tempo si è fermato all’alba. Storia dei martiri d’Istia”, mostra permanente curata dall’Isgrec per raccontare un episodio di Resistenza civile, passiva e senz’armi, un atto di disobbedienza che rappresenta un momento cruciale della Resistenza maremmana.