Economia
18 dicembre 2013
17:24

Manovra 2014, Bugli: "Misure straordinarie e tasse ferme"

FIRENZE - "Ad una crisi che, nonostante la presenza di alcuni segnali di ripresa economica, si rivela ancora con un impatto sociale straordinario, abbiamo risposto con misure straordinarie: per la famiglia e la coesione sociale e per la crescita, risparmiando ma trovando anche le risorse necessarie per nuovi investimenti. E tutto questo senza aumentare le tasse ai cittadini: anzi, in molti casi rendendole per le imprese pi leggere".

Parte da qui l'assessore della Toscana Vittorio Bugli per spiegare la proposta di bilancio e la finanziaria 2014 che l'aula del consiglio regionale ha iniziato a discutere ieri e voter nel pomeriggio.

Non era scontato. L'assessore ricorda infatti come la manovra portata in aula, oltre alla straordinariet del momento, ha dovuto necessariamente tenere conto dei tagli che ci sono stati: 500 milioni in meno l'anno dal 2011, a cui si aggiunge l'8 per cento tolto alla sanit dal 2010 ad oggi. A conti fatti l'anno prossimo la Regione Toscana potr spendere un po' meno di 9 miliardi, 300 milioni in meno dell'anno scorso: 6 miliardi e 600 milioni da sola la spesa per la sanit . C' poi un problema legato ai fondi europei, quelli per l'economia e il sociale. Si chiuso un ciclo e le risorse per la programmazione per i prossimi sette anni arriveranno non prima della fine del 2014. Cos la Regione, in parte, ha deciso di anticiparle di tasca propria.

"Abbiamo retto - sottolinea Bugli - mantenendo inalterato il nostro sistema di welfare, senza aumentare le tasse e risparmiando risorse significative con un'attenta e razionale spending review su risorse e affitti. Ma abbiamo anche provato a fare qualcosa di nuovo: aumentando gli investimenti e mettendo in campo provvedimenti innovativi".

"Il nostro obiettivo - ha proseguito - era di tenere la barra dritta puntando su coesione sociale, crescita ed innovazione", le tre parole chiave che hanno ispirato questa manovra. Coesione sociale, crescita e innovazione per aiutare chi pi in difficolt , "perch dalla crisi si esce tutti assieme", e "per farci trovare pronti quando la ripresa arriver davvero": da un lato il welfare, il piano famiglia, i prestiti a tasso zero a chi rimasto senza stipendio e il prestito sociale, giusto per fare qualche esempio, dall'altro gli aiuti alla crescita e ai giovani con il progetto Giovanis , gli sgravi per le imprese che investono e i bonus per chi innova e prova a promuoversi all'estero.