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10 dicembre 2020
11:33

Meeting sui diritti umani, dal Mandela attraverso la Rete. “Rispetto e legalità”

Gli interventi dell’assessora Nardini e dell’assessore Ciuoffo. I ragazzi che fanno sentire la loro voce sulle piattaforme on line

Meeting sui diritti umani, dal Mandela attraverso la Rete. “Rispetto e legalità”

Ventitré edizioni alle spalle  e dodicimila studenti di più di centodieci scuole toscane, medie e superiori, pronte alla vigilia a collegarsi da remoto da buona parte della Toscana. Con questi numeri si è aperta l’edizione 2020 del Meeting dei diritti umani della Regione Toscana, evento annuale al quale il presidente della Toscana Eugenio Giani non ha voluto rinunciare nonostante le restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria in atto. "Io rispetto” è il titolo di questa ventiquattresima edizione collegata al tema “Pace, Giustizia e Istituzioni solide” fissato dall’obiettivo numero 16 di sviluppo sostenibile dell'Agenda Onu 2030.

Il Meeting dei diritti umani rientra nell'ambito di Giovanisì, il progetto della Regione Toscana per l'autonomia dei giovani, ed usando linguaggi non convenzionali vuole parlare agli studenti delle scuole per sottolineare l’importanza e l’attualità, ancora oggi, dei valori alla base della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo adottata nel 1948, proprio il 10 dicembre. Fu l’Onu a chiedere di farla leggere e commentare nelle scuole.  

Quest’anno le centinaia e centinaia di ragazze, ragazzi e insegnanti che ogni  dicembre solitamente invadevano il catino del Mandela Forum di Firenze provenendo da tutta la Toscana sono stati presenti non fisicamente ma virtualmente, collegati via streaming da classi o abitazioni e rappresentati dai loro elaborati condivisi on line grazie alla tecnologia. Il palco, invece, si è popolato e raddoppiato, dato che una parte significativa del Meeting è uscita dal Mandela ed è approdata al Parco comunale di San Donato, nel quartiere fiorentino di Novoli, da dove si sono collegati vari ospiti e  dove il writer Andrea Cascìu, street artist e direttore artistico dell'associazione “Pennelli Ribelli”, ha dipinto un murales appositamente ideato per l'evento e terminato proprio stamani. Con lui Matteo Bidini, curatore e produttore culturale di interventi di arte pubblica. 

“Legalità e rispetto sono due concetti intrecciati in modo strettissimo - ha detto l’assessora regionale con delega alla promozione dei diritti umani  Alessandra Nardini nel suo intervento introduttivo - la legalità passa dal rispetto delle leggi, ma scegliere la legalità significa anche rispettare tutti gli esseri umani, a partire da chi è più fragile, i beni comuni, l'ambiente.  Le società con maggiore illegalità sono anche le società più ingiuste, con maggiori disuguaglianze. L'uguaglianza è la base necessaria affinché i diritti umani siano garantiti. Anche se certi diritti sembrano scontati, non lo sono affatto in molte parti del mondo, in alcuni Paesi si stanno compiendo addirittura passi indietro". "Questa pandemia - ha aggiunto- sta aumentando povertà, disuguaglianze e difficoltà. Le criticità che si evidenziano non le ha create il Covid, c’erano anche prima ma adesso sono più evidenti e purtroppo si stanno acutizzando. Per questo non dobbiamo dire che rivogliamo il mondo che avevamo prima del Covid, ma dobbiamo impegnarci per costruirne uno migliore, più giusto, più inclusivo e equo, basato sull'uguaglianza e sul pari accesso alle opportunità, più sostenibile. Per farlo dovremo farci guidare da principi e dai valori come quelli contenuti nella Dichiarazione universale dei diritti umani. Solo così costruiremo davvero una società del rispetto e della legalità, dei diritti e dell’uguaglianza”.

"Viviamo oggi in una generazione di pace e di benessere - ha sottolineato Stefano Ciuoffo, assessore regionale con delega alla cultura della legalità - una condizione che diamo troppo per  scontata pensando che sia per sempre. Ma non è così. Sarà per sempre solo se resta saldo in noi il riconoscimento del valore della persona, della legalità, dei diritti e dei doveri che a ciascuno competono nel momento in cui vive in una comunità strutturata. È questo il messaggio che la Regione Toscana ha voluto ribadire con questa ventiquattresima edizione del meeting, perché non c'è polizia e non c'è controllo, non c'è legge che possano sostituirsi alla coscienze consapevoli del proprio diritto-dovere di cittadinanza".

Il sindaco di Firenze Dario Nardella interviene subito dopo. I ragazzi da casa interagiscono  attraverso Zoom,  Instagram e le piattaforma www.menti.com. Scrivono i loro nomi, le città da dove si stanno collegano, l’età e il tutto si trasforma in diretta in una nuvola di parole sullo schermo. Migliaia di risposte in pochissimi secondi  Presentano i loro lavori: un istituto di Vinci, un liceo di Collevaldelsa, un’altra scuola da Chiusi. Poi quiz sull’agenda 2030 e l’obiettivo 16 di sviluppo sostenibile, sulla Dichiarazioni universale dei diritti dell’uomo, sulle storie di servitori dello Stato, di donne e uomini che hanno sfidato il silenzio e l’omertà al prezzo della propria vita., di ragazzi poco più grandi di loro come Parick Zacky, difensore dei diritti umani rinchiuso nelle carceri egiziane dal febbraio scorso, torturato. Sul palco si alternano Carletto Dj e il giornalista Saverio Tommasi. Il meeting entra nel vivo.