Economia
Lavoro
20 novembre 2013
17:15

Microcredito, i lavoratori IMA donano il premio di produttività al fondo regionale

FIRENZE La solidariet abita in Toscana. A Calenzano, provincia di Firenze, dove i 130 lavoratori della IMA hanno deciso, d'accordo con  l'azienda,  di devolvere parte degli utili di esercizio al fondo regionale per il  Microcredito. Si tratta di 60 mila euro che, invece di andare al premio di produttivit , andranno ad implementare le risorse destinate alla misura varata dalla Regione per sostenere i lavoratori da mesi senza stipendio o ammortizzatori sociali, che si trovano nella necessit di avere risposte concrete di sostegno al reddito per tirare avanti.
 
I rappresentanti sindacali guidati dal segretario provinciale della Fiom Daniele Calosi, insieme  al direttore dell'organizzazione del gruppo IMA spa Massimo Ferioli, hanno annunciato la decisione al presidente Enrico Rossi che li ha ricevuti oggi a Palazzo Strozzi Sacrati. 
 
"Una storia bella, una scelta decisamente controcorrente - ha commentato il presidente che fa onore ai lavoratori e alla loro capacit , pur vivendo in una realt privilegiata, di essere solidali e attenti alle pesanti ricadute sociali della crisi. Questo gesto anche un segnale di speranza, che mette in luce una realt che purtroppo la crisi tende a nascondere. E questa realt ci dice che in Toscana esistono aziende sane, radicate nel territorio e intenzionate a restarci. Perch sanno che le competenze e le professionalit acquisite negli anni, sono un patrimonio prezioso che sarebbe sbagliato disperdere e che non si pu ricreare ovunque". 
 
La IMA di Calenzano, come ha spiegato il direttore del gruppo, parte di un gruppo italiano, la cui sede centrale a Bologna ma che a Calenzano mantiene una vocazione particolare, quella della produzione di macchine automatiche per il con fezionamento di farmaci e alimenti. 
Come nata l'idea?  I lavoratori lo spiegano con semplicit al presidente Rossi. "Abbiamo deciso di donare a qualcuno meno fortunato di noi quello che la contrattazione di secondo livello aveva destinato ai dipendenti in caso di aumenti di produttivit ". La Rsu ne ha parlato con la Fiom, unico sindacato presente in azienda e poi, con un referendum in fabbrica, la decisione. 
 
Ora la Fiom spera che anche i lavoratori di altre imprese che vanno bene seguano l'esempio, dando cos una mano alla Regione che, nonostante le crescenti difficolt nel reperire risorse, impegnata a fare fronte all'emergenza sociale causata dal perdurare della crisi.  
 
Come ha ricordato il presidente Rossi, la misura a favore dei lavoratori, partita il 7 novembre scorso, stata varata con la collaborazione delle organizzazioni sindacali che hanno messo in piedi sportelli in tutta la regione. Possono usufruirne lavoratori e lavoratrici dipendenti, residenti in Toscana, che da almeno due mesi non ricevono lo stipendio o che sono in attesa di percepire gli ammortizzatori sociali. La Regione, grazie ad un investimento di 5 milioni, per tre anni, assicura la copertura totale degli interessi e delle garanzie sui finanziamenti erogati dalle banche convenzionate. Il finanziamento massimo concedibile per ciascun lavoratore di 3 mila euro. 
 
I lavoratori interessati troveranno tutte le informazioni all'indirizzo:
www.regione.toscana.it/toscanasolidale