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4 febbraio 2020
14:09

Nubifragi di luglio, danni alle aziende di Certaldo e Gambassi: 351 mila euro dalla Regione

Sono ventidue le domande arrivate, da altrettante imprese. Molte hanno avuto perdite ingenti. Bugli: “Anche per loro stesso trattamento dei territori per cui è stata riconosciuta l’emergenza nazionale”

Nubifragi di luglio, danni alle aziende di Certaldo e Gambassi: 351 mila euro dalla Regione
Bugli visita un'azienda di Gambassi danneggiata (foto Toscana Media)

Dopo i privati, è la volta delle attività economiche e produttive che a Gambassi Terme e a Certaldo hanno patito danni a seguito dei nubifragi del luglio 2019. Pochi giorni fa la Regione aveva quantificato in 100 mila euro le risorse da destinare alle famiglie come immediato sostegno: un ristoro per ciascuna fino a cinquemila euro, ripartiti in misura uguale tra le due amministrazioni sulla base della stima dei danni fatta dai cittadini.

Ora è stata pubblicato anche il decreto per le aziende. Sono ventidue le imprese che hanno fatto richiesta, undici per comune. La Regione metterà a disposizione come interventi di immediato sostegno quasi 351 mila euro, ovvero un ristoro fino ad un massimo di 20 mila euro ad azienda.

Dopo i nubifragi di luglio le uniche province di Arezzo e Siena si erano viste riconoscere lo stato di emergenza nazionale, potendo accedere di conseguenza ai relativi rimborsi. Subito così la Regione si era attivata per garantire un indennizzo anche agli altri territori esclusi.

“Ci eravamo impegnati a far sì che anche chi non godrà del rimborsi nazionali avesse il giusto ristoro, con identici parametri. E così stiamo facendo – sottolinea l’assessore alla presidenza della Toscana, Vittorio Bugli – Nei prossimi giorni pubblicheremo anche il decreto per le imprese agricole”. “I 20 mila euro che andiamo a distribuire adesso alle attività economiche e produttive – spiega - fanno parte degli interventi di immediato sostegno, ma successivamente sarà possibile avere un secondo contributo sul danno complessivamente subito. Presto saranno avviate le pratiche, utilizzando ancora una volta gli stessi identici parametri del ristoro nazionale”. Diverse aziende, del resto, avevano subito danni ingenti.

L’erogazione del ristoro di primo sostegno è affidata a Sviluppo Toscana. Spetterà alla società verificare le spese realmente sostenute: le aziende dovranno dunque presentare la rendicontazione una volta completato l’intervento di ripristino, entro in ogni caso la fine del 2020. Lo potranno fare, se già in grado, anche tra quindici giorni. Le spese ammesse a contributo sono quelle connesse ai danni patiti sugli immobili, impianti o macchinari, ma non su eventuali perdite di magazzino. Sono ammesse a contributo anche eventuali spese per affitto e noleggio di strutture prefabbricate, resesi necessarie per la ripresa dell’attività produttiva. Non sono ammessi pagamenti in contanti. Nel caso di indennizzi ricevuti da assicurazioni, quest’ultimi andranno sottratti e la relativa spesa non andrà considerata ai fini del riconoscimento del sostegno regionale.