Agroalimentare
18 ottobre 2019
16:00

Nuova Pac post 2020, Remaschi: "Continuare a valorizzare e sostenere le indicazioni geografiche tipiche"

FIRENZE - Confermare  l'identità, il valore e il ruolo delle Indicazioni geografiche comunitarie (Dop e Igp)  nella nuova Pac 2020. E' stato questo l'obiettivo di fondo dell'intervento con cui l'assessore regionale all'agricoltura Marco Remaschi è intervenuto  alla tavola rotonda organizzata a Bruxelles da Arepo, l'Associazione delle regioni d'Europa dei prodotti d'origine, di cui la Toscana è socia fondatrice e che oggi rappresenta 31 regioni europee e più di 700 associazioni di produttori di altrettanti prodotti Dop e Igp su 1.429 registrazioni europee per il food.

L'iniziativa aveva lo scopo di mettere a confronto le posizioni di alcune delle realtà di Arepo e quelle di alcuni membri del Parlamento europeo, in un momento cruciale, cioè nella fase di definizione della nuova Politica agricola comune (Pac) e nel corso del dibattito sulla modifica dei Regolamenti che disciplinano i prodotti di qualità. Di fronte alla prima proposta della Commissione europea che mira a semplificare la normativa  attenuando il valore dell'identità geografica e del fattore umano, l'assessore ha ribadito invece la necessità di confermare, nella nuova regolamentazione, sia il legame col territorio sia il processo culturale e umano che sta alla base dei prodotti certificati.

"Le indicazioni geografiche - ha detto l'assessore - hanno sino a oggi sottolineato il valore profondo che esiste tra un prodotto e il suo ambiente geografico, umano, culturale. Il prodotto certificato porta su di sé l'impronta del suo contesto e questo lo rende unico nel mercato. Allo stesso tempo l'esistenza delle Indicazioni geografiche aiuta a rendere vive aree altrimenti marginali e preserva le tradizioni culturali in luoghi che avrebbero in molti casi già visto lo spopolamento, l'abbandono dei terreni e dei luoghi e la scomparsa dei prodotti".

La Toscana vanta 33 prodotti Dop (Denominazione di origine protetta), 16 Igp (Indicazione geografica protetta) e 2 Stg (Specialità tradizionale garantita) nell'ambito del Food, 52 Dop e 6 Igp in quello del vino. "Questi ambiti di qualità – ha evidenziato l'assessore - crescono ogni anno (nel 2018 dell'8%),  fanno da traino all'export, rappresentano  un riferimento per tutto il comparto per sostenibilità e qualità, e sono dei formidabili attrattori sotto il profilo turistico. Non devono perciò essere snaturati, ma potenziati e sostenuti. Ed è questo che le Regioni di Arepo continueranno a sostenere nel dibattito sui nuovi regolamenti e per la nuova Pac post 2020".