
FIRENZE - La Toscana solidale, democratica e antifascista si rimette in cammino. Lo fa marciando per i pochi chilometri che portano dal monumento ai martiri di Padulivo a Vicchio, fino alla chiesa di Sant'Andrea a Barbiana, ogni passo ad allungare la distanza da chi soffia sul fuoco dell'odio, fomenta il razzismo, alimenta le diseguaglianze e tenta di ricacciare deboli e diseredati nel buio dell'ignoranza da cui il prete di Barbiana cercò, per tutta la vita, di strapparli. Pochi chilometri, giusto un simbolo. Ma la marcia non si fermerà alla canonica. Barbiana vuol essere un nuovo punto di partenza per riscoprire, sulla scorta degli insegnamenti di Don Lorenzo Milani, un patrimonio civile sul quale la nostra democrazia fonda la sua esistenza. A questo si appellano il presidente della Regione Enrico Rossi e il sindaco di Vicchio Filippo Carlà Campa nella lettera che ha dato il via alla manifestazione.
La marcia, aperta a tutti, partirà domenica 10 novembre. Il concentramento è alle 14. al monumento ai caduti di Padulivo (Vicchio).
La partenza è alle 14.30.
Alla manifestazione hanno già aderito Phil Moschetti, sindaco di Palazzuolo sul Senio, Paolo Omoboni, sindaco di Borgo San Lorenzo, Federico Ignesti, sindaco di Scarperia, Tommaso Triberti, sindaco di Marradi, Stefano Passiatore, sindaco di Dicomano, Giampiero Mongatti, sindaco di Barberino di Mugello, le organizzazioni sindacali Cgil e Flc-Cgil, nazionali e locali.