
Nata nel 1994 ad Arràbida, in Portogallo, dalla collaborazione del filosofo e sociologo francese Edgar Morin assieme al fisico teoretico rumeno Basarab Nicolescu e allo scrittore e illustratore portoghese Lima de Freitas, la Carta della transdisciplinarità ha celebrato i suoi primi trent’anni rinnovando il suo significato ed il suo progetto con due giorni di incontri in collegamento mondovisione, il 6 e 7 novembre, promossi in Italia dalla cattedra transdisciplinare UNESCO per lo sviluppo umano e cultura di pace dell’Università degli Studi di Firenze presso l’Aula magna dell’ateneo in piazza San Marco.
L’UNESCO, Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura, ha inteso così ribadire l’attualità della Carta sviluppando il tema della pace oltre la violenza e sul concetto di ecologia integrale, basato su principi di convivenza dell’intera famiglia umana fondati sui diritti, sull’educazione e sulle condizioni essenziali per il benessere della terra.
Nell’esprimere il suo apprezzamento per l’iniziativa, il presidente della Regione Eugenio Giani ha sottolineato come “i valori universali che hanno ispirato e continuano ad ispirare la Carta sono ancora oggi più importanti in anni segnati da conflitti e in un contesto internazionale sempre più frammentato, diviso e disuguale nelle opportunità, nella diffusione dei saperi, della distribuzione della ricchezza e dell’accesso alle risorse naturali. Non è più rinviabile – ha ribadito – il presidente della Toscana – un profondo ripensamento sulle ragioni dell’attuale modello di sviluppo globale che non riesce più a garantire un equilibrato sviluppo delle Nazioni in un contesto di rispetto dei diritti fondamentali delle persone e dell’ambiente”.