22 gennaio 2015
13:18

Queste parole da usare ... con curiosità

"Usa le mie parole, rinfacciale, sbugiardale, ma non tacere, fà che resti nell'aria almeno un fiato di qual vulcano spento". Inizia così il racconto-intervista di Sergio Zavoli alla sorelle Bucci, diventato un documentario nel 2007 per raccontare il viaggio del treno della memoria toscano di quell'anno. 
 
 
Parole che fanno il paio con una riflessione di Marcello Martini, deportato politico a Mathausen, staffetta partigiana di Montemurlo che da anni vive in Piemonte e che anche quest'anno ha partecipato all'incontro con i ragazzi in un cinema di Cracovia affondato per alcune ore in un silenzio totale. 
 
"Storia e memoria - dice -sono due cose intimamente connesse. Perchè la memoria è quella raccontata da noi o è quella più vasta, appoggiata anche dagli storici che integrano i nostri racconti in maniera da renderli ancora più obiettivi?". "La cosa più importante della memoria - si risponde - è la conoscenza. E la conoscenza viene dai perchè. E' necessario essere curiosi, invitare ad esserlo. Perchè se uno non è curioso, se non vuole imparare e non vuole conoscere è inutile". 
 
"E' inutile che gli suoni le musiche più dolci se uno è sordo"