Lavoro
Siena
1 giugno 2023
18:08

Rcr di Colle Val d’Elsa, dalla crisi alla rinascita. La visita del consigliere Fabiani

La storica azienda di cristalleria Made in Italy verso l'uscita dal concordato

Rcr di Colle Val d’Elsa, dalla crisi alla rinascita. La visita del consigliere Fabiani

Ha una storia di lunga resilienza ed è riuscita ad affrontare il buio della pandemia e la crisi dei costi energetici. Ora in quella storia è possibile scrivere anche pagine di rilancio. Si inizia infatti a scorgere l’uscita dal concordato, a cui la società fece ricorso per superare una pesante condizione debitoria.

La Rcr Cristalleria italiana di Colle Val d’Elsa (Si) è uno storico insediamento industriale toscano, punto di riferimento a livello globale per la cristalleria da tavola di qualità, che occupa attualmente oltre 300 lavoratori. Nel corso del tempo ha abbandonato il cristallo a piombo optando per la produzione con minor impatto ambientale del Luxion eco crystal glass. 
Stamani il consigliere del presidente Giani per il lavoro e le crisi aziendali Valerio Fabiani vi ha fatto visita assieme ai membri dell’unità di crisi della Regione e di Arti allo stabilimento incontrando l’amministratore delegato Roberto Pierucci le Rsu e i lavoratori. 

“La Rcr ha conosciuto momenti di difficoltà gravi ma ha saputo però mettere in campo una reazione che la Regione ha seguito e accompagnato”, ha osservato Fabiani. “È stata una reazione del management ma anche – ha aggiunto - dei lavoratori e delle loro rappresentanze che sono stati coloro che ci hanno creduto quando non ci credeva più nessuno, mantenendo accesa una speranza, che poi è la forza che consente di guardare al futuro con fiducia e di confrontarsi su prospettive nuove”.

La crisi profonda che all'inizio del millennio colpì l'allora Calp condusse al drastico ridimensionamento dei posti di lavoro e all'avvio di un duro percorso di ripresa per risanare i conti, innovare processi e prodotti, saper stare sul mercato. Nel 2010 la Rcr ha lanciato con successo il programma “20-20”, ovvero 20% in meno di costi e 20% in più di fatturato, che consentirà di procedere presto all’ingresso di nuova forza lavoro.