FIRENZE - Mentre la tragedia di Lampedusa ancora in corso, il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, scrive una lettera al presidente del Consiglio, Enrico Letta, e al ministro dell'Interno, Angelino Alfano, invitandoli ad elaborare insieme alle Regioni un nuovo modello di accoglienza dei profughi e a scongiurare il ripetersi delle numerose tragedie del mare. Rossi chiede anche la immediata revisione della Bossi-Fini.
Tre i punti principali che scandiscono lo scritto di Rossi: la tutela della vita dei migranti, l'urgenza di una rapida revisione della legislazione in materia, la necessit di predisporre un diverso e pi efficace modello di accoglienza in Italia.
"Ha fatto bene scrive Rossi rivolto ad Alfano - ad andare a Lampedusa, a rendere omaggio alle numerose ed ennesime vittime di un'ingiustizia e di una barbarie senza confini e senza fine. Lo Stato deve essere presente, le istituzioni devono essere presenti.Ora il momento della concretezza per fare in modo che queste tragedie in futuro non si ripetano. Penso che sia possibile sorvegliare quel tratto di mare non per fare i respingimenti, gi condannati dalle autorit europee, ma per intervenire tempestivamente, soccorrere e salvare vite umane dai naufragi e dalla morte".
Poi la critica alla Bossi Fini.
"La legge Bossi Fini aggiunge Rossi -, la cui assurdit si ancora una volta clamorosamente rivelata proprio in queste ore, va superata subito, anche per consentire ai superstiti della tragedia, appena soccorsi, di non essere indagati per il reato di immigrazione clandestina. Basterebbe questa infamia a sollecitare una rapida revisione legislativa. Anche il Presidente Napolitano ha chiesto politiche specificamente rivolte al fenomeno dei profughi e dei richiedenti asilo non regolato da alcuna legge italiana. Io condivido questa richiesta e mi auguro che Governo e Parlamento decidano di intervenire con urgenza".
Il presidente Rossi viene poi alle questioni dell'accoglienza, prima citando l'esempio della Toscana durante la crisi della primavera araba del 2011, quando in poco tempo ha accolto 1.800 migranti in 120 strutture piccole e diffuse sul territorio, gestite direttamente dai Comuni o dalle associazioni di volontariato, di ogni ispirazione; con un contributo importante da parte del mondo cattolico e della chiesa.
E' rifacendosi a quella positiva esperienza che Rossi conclude la sua lettera invitando il Governo a dare una svolta nelle politiche della migrazione: "Si potrebbe organizzare, d'intesa tra Stato e Regioni scrive Rossi un sistema di accoglienza che, grazie ad un afflusso pi diluito degli arrivi sarebbe pi facilmente gestibile da parte delle strutture che se ne occupano".