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2 febbraio 2019
16:01

Rossi a San Francisco: "Finanziare ricerca pubblica è un vantaggio per la collettività e la crescita"

SAN FRANCISCO – Numerosi incontri con le realtà della Silicon Valley sono state al centro anche dell'ultima giornata della missione in California del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi.

Prima tappa all'Enel Innovation Hub di San Francisco, ospitata all'interno dell'acceleratore "Mind the Bridge", per un confronto con Milan Poidl, hub manager della multinazionale italiana nella Bay Area. "L'Enel Innovation Hub di San Francisco è un avamposto importante – ha affermato il presidente della Toscana, commentando l'incontro - che permette di sviluppare insieme alle start-up della Silicon Valley tecnologie avanzate in tantissimi campi: penso soprattutto alla geotermia, dove in Nevada sono attivi impianti Enel a circuito chiuso. Dobbiamo avviare presto una collaborazione. Anche in Toscana dobbiamo puntare a questi risultati". 

Gli incontri sono proseguiti al Campus universitario di Berkeley dove Rossi si è intrattenuto con Albert Ascoli, presidente della Dante Society of America e Jeroen Dewulf, direttore dell'Institute of European Studies da cui dipende il Dipartimento di italianistica diretto da Julia Nelsen, fiorentina-americana, il cui ruolo è incoraggiare la cooperazione fra Berkeley e l'Italia.

Dalle scienze umane ai laboratori scientifici,  dove Rossi ha parlato a lungo con Mike Witherell, direttore del Lawrence Berkeley National Laboratory (LBNL) e con alcuni scienziati di origine italiana specializzati nel campo dell'energia e della sostenibilità. Sono cinque. C'è Alex Weber-Bargioni, fiorentino e direttore del Dipartimento di Manipolazione delle Nanostrutture e fusione molecolare, la cui ricerca mira al controllo della tracciabilità dell'olio extra vergine. C'è Francesca Toma, chimica, che sta studiando le possibilità di conversione della CO2 in carburante grazie all'energia solare. C'è Ivana Hasa, esperta di stoccaggio di energia in batterie al litio, impegnata in un progetto per realizzare una pila da 500KW/h e dal peso di solo un chilogrammo, che consentirebbe di raddoppiare le possibilità di stoccaggio attuali in una batteria di piccole dimensioni. E poi ancora Giulia Gallo, ingegnere, esperta di conversione di energia solare nelle reti elettriche, e Marco Pritoni, che studia le possibilità di rendere capaci gli edifici pubblici di produrre energia.
Alle startup è stato dedicato l'ultimo incontro che ha visto il presidente Rossi assieme a Francesco Borrelli, ingegnere meccanico che lavora su un progetto di automotive e di previsione del controllo delle auto.

"Sul fronte della ricerca – ha detto Rossi a conclusione di questo giro di incontri – a fare la differenza sono le risorse". "E' arrivato il momento – ha quindi concluso – di accettare una volta per tutte l'idea che il finanziamento della ricerca pubblica, anche magari incentivando le partnership col privato, è un vantaggio per la collettività e volano per la crescita".