
La sanità toscana passa l’esame del laboratorio Management e sanità della Scuola superiore Sant’Anna di Pisa, che ha posto sotto la lente di ingrandimento il 2024 nel suo consueto rapporto annuale. Il 71 per cento dei quasi duecento indicatori utilizzati quest’anno per monitorare servizi e risposte ai bisogni di salute risultano infatti in miglioramento o stabili rispetto al 2023.
Il presidente Giani commenta con soddisfazione: “Questo rapporto non è una pagella ma riconosce i meriti delle perfomance toscane, che nell’ultimo anno confermano una forte percentuale di miglioramento e di tenuta. E’ un autorevole strumento di analisi e valutazione, che studieremo con attenzione. Sicuramente di aiuto per elaborare linee di indirizzo e politiche nel governo della sanità pubblica”.
“I Bersagli ci restituiscono il miglior risultato degli ultimi anni della Toscana – rileva l’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini - Un risultato che premia il lavoro di medici, infermieri, operatori socio-sanitari e tutte le professioniste ed i professionisti del nostro sistema sanitario regionale. Nel 2024 il 71% degli indicatori del sistema sanitario monitorati sono migliori o stabili rispetto all’anno precedente. Le performance della sanità toscana continuano quindi a crescere. Già i dati relativi al 2023 risultavano in miglioramento o stabili nel 69% degli indicatori e ora facciamo un altro piccolo ma significativo passo in avanti.”
Il rapporto al centro della giornata di riflessione con manager ed amministratori che si è svolta al centro “Il Fuligno” di Firenze è l’oramai noto “Bersaglio”. E proprio un bersaglio è l’immagine di sintesi: più numerose sono le frecce al centro e maggiori sono i punti di forza; più lontane le frecce e maggiori sono le criticità o le procedure da migliorare. Nell’analisi del 2024 si osserva uno spostamento generale degli indicatori compositi verso le fasce centrali del bersaglio e questo è sicuramente positivo.
A fronte di un aumento dei costi della spesa sanitaria, ma comunque al di sotto della media italiana, in Toscana crescono complessivamente le prestazioni ambulatoriali e le visite di controllo, che superano quelle del 2019 in epoca pre-Covid. Crescono i ricoveri ospedalieri, con un deciso recupero dei ricoveri chirurgici ma anche un’ottimizzazione nei giorni di degenza. Sul fronte delle liste di attesa aumenta l’offerta degli esami diagnostici. Il percorso oncologico registra buoni risultati. Criticità emergono sul consumo di farmaci, sull’appropriatezza prescrittiva. Aumentano anche gli accessi al pronto soccorso tra i pazienti cronici, seppur le ospedalizzazioni per patologie sensibili alle cure ambulatoriali calino.
“Siamo consapevoli delle difficoltà ancora presenti – sottolinea Bezzini – a partire dall’elevato numero di prescrizioni, legato in parte al cambiamento demografico e all’aumento dell’aspettativa di vita, che inevitabilmente si riflette sui tempi di attesa, spesso causa di insoddisfazione tra le persone. A questo si aggiunge anche l’incremento nel consumo di farmaci. C’è ancora molto da fare – prosegue – ma l’impegno è massimo come confermano i “Bersagli” presentati oggi”
In appendice al rapporto al centro “Il Fuligno” sono stati presentati anche alcuni approfondimenti sulle case di comunità, rivoluzione dell’assistenza sanitaria territoriale futura, e sul ruolo strategico della ricerca e della formazione.
Per approfondire: qui il comunicato della Scuola Sant'Anna sul rapporto