Ambiente
Firenze
6 maggio 2021
17:00

Cassa ‘Pizziconi’, Giani: “Tappa fondamentale per difesa di area importante lungo l'Arno”

L'assessora Monni: “Un lavoro reso possibile attraverso la collaborazione che si è venuta a creare tra Regione, Rfi, Autostrade e le amministrazioni comunali interessate"

Cassa ‘Pizziconi’, Giani: “Tappa fondamentale per difesa di area importante lungo l'Arno”

Un’altra spinta decisa verso la messa in sicurezza definitiva del bacino dell’Arno dal rischio alluvioni. L’hanno impressa Regione (attraverso il Genio Civile Valdarno Superiore), Rfi, Autostrade ed i Comuni dell’area interessata (Figline e Incisa Valdarno, Rignano sull’Arno e Reggello), con l’inaugurazione, dopo il collaudo della cassa vera e propria, Pizziconi 1, avvenuta a dicembre 2020, dei lavori del secondo lotto, Pizziconi 2. Quelli per la realizzazione della ‘presa’ che servirà a convogliare le acque, in caso di piena, nella cassa stessa.

Soddisfazione è stata espressa dal presidente Eugenio Giani, accompagnato dall’assessora all’ambiente Monia Monni, dai sindaci della zona e dai rappresentanti di Rfi e Autostrade. “Pizziconi – ha detto Giani - è, nella storia del percorso che sta portando alla messa in sicurezza dell'Arno, una tappa fondamentale. Abbiamo già visto la sua efficacia nel corso del collaudo avvenuto pochi mesi fa. Un lavoro reso possibile attraverso la collaborazione che si è venuta a creare tra Regione, Rfi e Autostrade, senza tralasciare le amministrazioni comunali che insistono sull'area. La fluidità di scorrimento dell'acqua attraverso i sottopassi che stanno per essere creati sotto i due assi di trasporto, ferroviario e stradale, garantisce una rapidità di utilizzo della cassa nel momento in cui dovessero venire a crearsi situazioni critiche estreme”.

In termini di opera fondamentale si è espressa anche l’assessora Monia Monni. “Con il lotto 2 vengono realizzati i sottoattraversamenti dell'autostrada e della linea dell'AV, ovvero le opere di presa dell'acqua che sarà quindi convogliata nella cassa, che ha una capacità di 3,1 mln di mc. Un pezzo di un sistema che comprende altre opere idrauliche, la maggior parte delle quali sono in corso di realizzazione. Un sistema che, una volta ultimato, metterà in maggior sicurezza non soltanto l'area circostante, ma tutto il corso del fiume compresa tutta l’area metropolitana di Firenze. Grazie ad un investimento, 132 mln di euro, davvero rilevante”. “I lavori lungo l'Arno – ha aggiunto - proseguono. Di recente abbiamo inaugurato anche i lavori della cassa di espansione dei Renai che interessa anche il Bisenzio ma soprattutto l'Arno. A questi si aggiungono anche opere di riqualificazione che puntano a rendere l'Arno non solo più sicuro ma anche più vivibile e utile dato che, attraverso lavori avviati grazie al project financing, saranno ristrutturate le briglie lungo il fiume e realizzati impianti per la produzione di energia elettrica in grado di soddisfare il fabbisogno di circa 20 mila famiglie”.

“Ringrazio la Regione per l'attenzione alla messa in sicurezza idraulica del nostro territorio, che rappresenta una priorità per l'amministrazione comunale – ha commentato la sindaca di Figline e Incisa Valdarno, Giulia Mugnai -. L'incontro di oggi è stato, inoltre, un'occasione per rifare il punto non solo sugli interventi in corso sulla cassa Pizziconi, ma anche sulle altre casse di espansione che ricadono sul nostro territorio comunale e cioè Prulli, Leccio e Restone. A questo proposito, ho sottoposto alla Regione la necessità di accelerare soprattutto sulla realizzazione della cassa di Restone, indispensabile per la messa in sicurezza sia dell'abitato figlinese sia della sua area industriale, il cui sviluppo è al momento limitato appunto dal vincolo idrogeologico”.