Salute
Sociale
12 aprile 2011
12:42

Società della Salute, la giunta approva l'atto di indirizzo

FIRENZE - Approvato dalla giunta l'atto di indirizzo delle Società della Salute, che il 22 marzo scorso aveva già ricevuto valutazione positiva  da parte della Conferenza regionale delle SdS. L'atto contiene una serie di disposizioni operative per il funzionamento delle SdS in Toscana, e imprime una decisiva accelerazione al loro percorso di stabilizzazione. Questo, in un quadro normativo nazionale non ancora consolidato, e tenendo conto del pronunciamento della  Corte Costituzionale, che non entra nel merito del funzionamento delle SdS.

Il documento, prima condiviso all'unanimità dalla Conferenza delle SdS, e ora approvato dalla giunta, è la chiara espressione della volontà della Toscana di andare avanti con questa esperienza innovativa, di integrazione fra enti per il miglioramento delle condizioni di salute dei cittadini.

"Le Società della Salute - commenta l'assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia - sono un fondamentale strumento di integrazione tra le istituzioni, fattore chiave di successo per la tenuta del welfare toscano. A maggior ragione in un momento, come questo, di difficoltà economiche e drastico taglio dei trasferimenti statali. La nostra forza è sempre stata quella di riuscire a fare sistema, e lo strumento delle Società della Salute ci consentirà di traguardare con successo anche questa fase difficile. Quella delle SdS è una delle più importanti innovazioni politico-istituzionali, che pongono la nostra regione in un punto avanzato dell'integrazione delle politiche per la salute. Le disposizioni nazionali sopravvenute non inficiano né mettono minimamente in discussione i principi ispiratori delle SdS".

Il documento ribadisce gli obiettivi perseguiti dalle SdS: favorire le politiche di salute in tutti gli atti di programmazione degli enti locali, assicurare il governo dei servizi territoriali, rendere la programmazione delle attività territoriali più coerente con i bisogni di salute della popolazione, controllare i determinanti di salute e ridurre le disuguaglianze, anche attraverso il potenziamento delle attività di prevenzione, della sanità di iniziativa. E sottolinea che attraverso le SdS sono perseguibili anche vantaggi economici: con l'integrazione tra servizi sociali dei Comuni e servizi socio-sanitari, si innesca infatti un meccanismo di economia di scala, grazie al quale si riducono i costi di gestione, e si opera in un ambito di dimensione ottimale per l'erogazione dei servizi.