Economia
Tutta la Toscana
13 aprile 2023
14:43

Fiaip, tiene il mercato immobiliare in Toscana. Giani: “Importante monitoraggio”

Il numero di transazioni nel 2022 è stato superiore alle aspettative. Sempre più richieste in Toscana abitazioni con caratteristiche importanti per una migliore qualità della vita 

Fiaip, tiene il mercato immobiliare in Toscana. Giani: “Importante monitoraggio”

La Federazione degli agenti immobiliari professionali ha presentato presso la presidenza della Regione Toscana, alla presenza del  presidente della Regione Eugenio Giani e del presidente nazionale Fiaip Gian Battista Baccarini, una fotografia sull’andamento del mercato immobiliare in Toscana relativamente al 2022, fornendo dati e statistiche a livello generale e illustrando anche la rilevazione dei valori di mercato di tutte le province toscane.

I dati che emergono dal Centro studi Fiaip mostrano come complessivamente in Toscana nel 2022 il numero di transazioni è stato superiore alle aspettative, con un forte ritorno di interesse degli investimenti nell’immobiliare, come prima casa o per investimento, con una sostanziale tenuta dei valori di mercato.

“Ringrazio gli agenti immobiliari professionali della Fiaip per questa analisi dei dati concreti che arrivano dal territorio e che per il 2022 evidenziano una situazione positiva- ha sottolineato il presidente Giani- Questa preziosa attività di monitoraggio ci consente di scattare una fotografia puntuale di un settore così importante per la nostra regione quale quello immobiliare” .
 
"Il dato che occorre sottolineare è che anche nel 2022 il mattone, il mercato residenziale in particolare, è stato un comparto ben attivo e presente - ha detto Simone Beni, presidente Fiaip Toscana - Nel secondo semestre abbiamo assistito ad un rallentamento nelle compravendite, ma, nel complesso, è stato un anno che ha fatto rilevare un numero di transazioni superiore alle aspettative". 

Da sottolineare infine, che il mercato immobiliare in Toscana ha visto diventare particolarmente richieste alcune precise tipologie di immobili, infatti si cercano sempre più abitazioni con determinate caratteristiche importanti per una migliore qualità della vita, come la presenza di una stanza da utilizzare per l’attività lavorativa e di un terrazzo o un giardino per godersi al meglio gli spazi all’aperto. 

Queste in sintesi le rilevazioni stilate da FIAIP Toscana, suddivise provincia per
provincia: 

FIRENZE
Nel centro storico del capoluogo toscano si va da un minimo di 3.500 euro
al metro quadro ad un massimo di 6.000 euro, prezzi che scendono
spostandosi nelle aree limitrofe al centro (dai 3.000 ai 4.500 euro al metro
quadro) e in periferia (da 2.000 fino a 3.300 euro al metro quadro) ma
anche in località come il Chianti (da 1.500 fino a 3.000 euro al metro
quadro), la Piana di Sesto Fiorentino (da 1.500 fino a 2.900 euro al metro
quadro) e l’area Empolese - Val d’Elsa (da 1.500 fino a 2.600 euro al metro
quadro).
Spostandosi in località come il Mugello e il Valdarno le valutazioni
scendono ancora: nel primo caso il range varia da 1.200 a 2.500, mentre
nel secondo da un minimo di 1.100 ad un massimo di 2.400 euro al metro

PRATO
A Prato, a differenza di tutte le altre province della Toscana, nel centro
storico i prezzi sono più bassi rispetto alle zone limitrofe: nella parte più
antica della città, infatti, le quotazioni variano da un minimo di 1.000 ad un
massimo di 2.500 euro, mentre allontanandosi dal centro salgono a 1.100
– 2.800 euro al metro quadro nell’area del semicentro e nel range 1.200 -
1.800 nella periferia del capoluogo.
Le quotazioni si abbassano ulteriormente in Valbisenzio dove la
valutazione media per un immobile residenziale non di lusso ha un valore
minimo di 800 e un valore massimo di 2.300 euro al metro quadro.
In controtendenza i prezzi registrati a Montemurlo e nell’area della catena
montuosa di Montalbano: nel primo caso il range di riferimento varia da
un minimo di 1.100 ad un massimo di 2.300 euro al metro quadro, mentre
nel secondo caso da un minimo di 1.000 ad un massimo di 2.500 euro al
metro quadro.

PISTOIA
Nel centro storico si va da un minimo di 1.200 euro al metro quadro ad un
massimo di 2.000 euro. Cifre che diminuiscono sensibilmente spostandosi
nelle aree limitrofe al centro (dai 1.100 ai 1.700 euro al metro quadro) e in
periferia (da 1.000 fino a 1.600 euro al metro quadro).
Le quotazioni si abbassano ulteriormente in località come la Montagna
Pistoiese dove la valutazione media per un immobile residenziale non di
lusso ha un valore minimo di 700 e un valore massimo di 900 euro.
In controtendenza la valutazione degli immobili in località come la AglianaQuarrata e Montale, dove i prezzi salgono oscillando da un minimo di
1.700 ad un massimo di 2.200 e da 1.600 a 2.000 euro al metro quadro.
Quadro.

LUCCA
Nel centro storico si va da un minimo di 2.300 euro al metro quadro ad un
massimo di 3.100 euro. Cifre che diminuiscono spostandosi nelle aree
limitrofe al centro (dai 2.000 ai 2.600 euro al metro quadro) e in periferia
(da 1.800 fino a 2.200 euro al metro quadro).
Le quotazioni si abbassano ulteriormente in località come la Garfagnana,
la Mediavalle e la Piana di Lucca dove la valutazione media per un
immobile residenziale non di lusso ha nel primo caso un valore minimo di
900 e un valore massimo di 1.100 euro al metro quadro, nel secondo di
1.050 e di 1.300 euro al metro quadro, mentre nel terzo caso si passa da
un minimo di 1.500 ad un massimo di 1.900 euro.
In controtendenza ovviamente la valutazione degli immobili sul litorale
della Versilia, ad esempio a Viareggio i prezzi medi vanno da un minimo di
2.000 euro ad un massimo di 2.500 euro al metro quadro.

LIVORNO
A Livorno i prezzi variano molto a seconda delle aree di riferimento: nella
zona affacciata sul litorale si registrano le quotazioni massime, da un
minimo di 2.100 ad un massimo di 3.000 euro al metro quadro. Cifre che
diminuiscono gradualmente spostandosi nella zona residenziale centrale
(da 1.300 fino a 1.800 euro al metro quadro) e nelle aree del centro storico
della città (dai 1.090 ai 1.600euro al metro quadro).
Nei comuni di Rosignano e Cecina il range di riferimento mostra quotazioni
superiori: nel primo caso da un minimo di 1.200 ad un massimo di 2.500 e
nel secondo caso da 1.500 a 3.500.


PISA
Nel centro storico si va da un minimo di 2.500 euro al metro quadro ad un
massimo di 3.300 euro. Cifre che diminuiscono spostandosi nelle aree
limitrofe al centro (dai 2.100 ai 2.600 euro al metro quadro) e in periferia
(da 1.500 fino a 2.300 euro al metro quadro).
Le quotazioni si abbassano ulteriormente in località come Volterra e la
Valdera dove le valutazioni medie per immobili residenziali non di lusso
hanno un valore minimo di 1.300 e un valore massimo di 2.000. In
controtendenza la valutazione degli immobili sul litorale pisano dove i
prezzi medi si allineano a quelli del centro storico del capoluogo.

MASSA CARRARA
Nel centro storico si va da un minimo di 1.500 euro al metro quadro ad un
massimo di 2.200 euro. Cifre che sostanzialmente restano invariate
spostandosi nelle aree limitrofe al centro (dai 1.800 ai 2.200 euro al metro
quadro) e in periferia (da 1.400 fino a 1.700 euro al metro quadro). Per
quanto riguarda Carrara invece i valori per il centro città si confermano più
bassi, oscillando da un minimo di 1.200 ad un massimo di 1.500 euro al
metro quadro.
Le quotazioni si abbassano ulteriormente in località come la Lunigiana
dove la valutazione media per un immobile residenziale non di lusso ha nel
primo caso un valore minimo di 600 e un valore massimo di 1.400 euro al
metro quadro. In controtendenza ovviamente la valutazione degli immobili
sul litorale: Montignoso (2.300 – 3.000 euro al metro quadro), Marina di
Carrara (2.000 - 2.300 euro al metro quadro), Marina di Massa (2.500 -
2.800 euro al metro quadro) e Cinquale (3.000 - 3.500 euro al metro
quadro).

GROSSETO
I prezzi più alti si registrano sul litorale, a Marina di Grosseto le quotazioni
vanno da un minimo di 2.400 euro ad un massimo di 4.400 euro al metro
quadro, mentre a Grosseto il range di riferimento va da 1.700 a 2.100
euro.
Nel resto della provincia le valutazioni non differiscono di molto tra loro:
in località come Braccagni e Roselle vanno da un minimo di 1.400 ad un
massimo di 1.900 euro, ad Alberese invece da 1.600 a 1.900, per arrivare
a Montepescali dove si scende leggermente arrivando a 900 – 1.100.

AREZZO
Nel centro storico si va da un minimo di 1.300 euro al metro quadro ad un
massimo di 1.800 euro. Cifre che diminuiscono sensibilmente spostandosi
nelle aree limitrofe al centro (dai 1.100 ai 1.400 euro al metro quadro) e in
periferia (da 900 fino a 1.300 euro al metro quadro).
Queste le quotazioni nelle altre principali località della provincia aretina:
Valdarno da 1.100 a 1.400, Casentino da 1.000 a 1.400, Val Tiberina da
1.100 a 1.600 e Val di Chiana da 1.200 a 1.400 euro al metro quadro.

SIENA
Nel centro storico si va da un minimo di 2.850 euro al metro quadro ad un
massimo di 3.650 euro. Cifre che diminuiscono spostandosi nelle aree
limitrofe al centro (dai 2.300 ai 3.000 euro al metro quadro) e in periferia
(da 1.700 fino a 2.300 euro al metro quadro).
Le quotazioni si abbassano nettamente in località come l’Amiata (da 1.000
fino a 1.450 euro al metro quadro), la Val di Merse (da 1.350 fino a 1.900
euro al metro quadro), la Val di Chiana (da 1.200 fino a 1.700 euro al metro
quadro) e l’area delle Crete Senesi (da 1.350 fino a 1.900 euro al metro
quadro).
In controtendenza la valutazione degli immobili in località di particolare
pregio turistico ed enogastronomico come il Chianti, la Val d’Elsa e la Val
d’Orcia: nel primo caso il range di riferimento varia da un minimo di 1.700
ad un massimo di 2.250 mentre negli altri due casi si va da 1.500 a 2.100 e
nell’ultimo caso da 1.600 euro al metro quadro a 2.250.

(Con la collaborazione dell’ ufficio stampa Fiaip)