Una 'Toscana digitale' permanente, insieme ai cittadini. Bugli lancia l'idea dall'Internet Festival di Pisa

Diritti
Economia
12 ottobre 2018
18:20

Una 'Toscana digitale' permanente, insieme ai cittadini. Bugli lancia l'idea dall'Internet Festival di Pisa

Una 'Toscana digitale' permanente, insieme ai cittadini. Bugli lancia l'idea dall'Internet Festival di Pisa

PISA. "Toscana digitale" si chiude oggi a Pisa e subito riparte. Riparte dalle buone pratiche (ed anche dai suggerimenti) raccolti in pochi mesi, nel corso delle dieci tappe a giro per la Toscana, una per provincia. Riparte continuando a mettere insieme pubblica amministrazione e aziende di servizi pubblici, l'innovazione delle smart cities e la comunicazione, il pubblico con il privato, gli investimenti sulle infrastrutture per navigare veloce su internet, essenziali, con i servizi online, che la Regione ha raccolto e invita a raccogliere sulla piattaforma Open Toscana.

"Vogliamo mettere a frutto il percorso fatto tutti insieme spiega l'assessore all'innovazione della Toscana, Vittorio Bugli -. Per troppi anni si visto l'innovazione come un tema per solo addetti ai lavori. Dobbiamo continuare a fare squadra e consolidare questo gruppo, perch l'agenda digitale impone un lavoro quotidiano che non ha mai fine e necessita di strumenti e professionalit che i piccoli enti spesso non hanno". Da qui l'idea. "Vogliamo costituire annuncia l'assessore un comunit che continui ad essere attiva su questi quattro focus, sugli investimenti e i servizi on line, sulle smart cities e la comunicazione, e faccia diventare un patrimonio comune le buone pratiche sui singoli territori". Per far diventare insomma il digitale la soluzione dei problemi di tutti i giorni e un alleato che semplifichi la vita quotidiana, utilizzato da utenti consapevoli.

Toscana Digitale stato un confronto aperto, costante e partecipato con pubbliche amministrazioni, utilities, imprese, professionisti, associazioni e cittadini. Un percorso promosso da Regione Toscana, con Anci Toscana, Cispel Toscana e Fondazione Sistema Toscana. E tante sono state le buone pratiche ascoltate e raccontate nel corso dei dieci appuntamenti a giro per la Toscana, su web e social network attraverso Open Toscana, ai tavoli di lavoro: dai Comuni alle Camere di commercio, dalle aziende di servizio pubblico alle associazioni di categoria, dalle imprese e start up ai coworking e luoghi di innovazione sociale e digitale, dalle aziende sanitarie alle fondazioni culturali e dello spettacolo, dalle Universit ai consorzi di bonifica, da enti e aziende del turismo ad associazioni e organizzazioni sportive, dal volontariato alla protezione civile, dai professionisti ai cittadini.

Che il punto sugli obiettivi finora raggiunti e la strada ancora da percorrere sia stato fatto all'Internet Festival di Pisa, evento giunto all'ottava edizione ed anch'esso promosso dalla Regione, non casuale.  C'erano con l'assessore, nella plenaria conclusiva alla Scuola Normale, Francesco Di Costanzo, che ha coordinato il percorso,  e la responsabile innovazione di Anci Toscana Benedetta Squittieri, il presidente di Cispel Toscana, consorzio delle aziende di pubblica utilit , Alfredo De Girolamo, l'amministratore delegato di Agi Salvatore Ippolito, il direttore dell'Istituto Piepoli Livio Gigliuto, l'esperto di strategie urbane Giacomo Biraghi, l'influencer Gianluigi Tiddia.

"All'inizio i social erano percepiti e utilizzati soprattutto come strumento di svago racconta propria Tiddia -  Poi con l'alluvione di Olbia, nel 2012, la rete e i social sono diventati strumenti di utilit . Nel mondo del turismo con i social e il digitale, negli ultimi anni, addirittura cambiato tutto".  "L'innovazione per avverte - non solo tecnologia. E' fatta di persone, che fanno sempre la differenza". In Toscana, sottolinea, sono gi state fatte cose importanti. Il successivo passo, obbligatorio, farle conoscere per rendere i cittadini protagonisti.

Di trend urbani, dove le citt non hanno pi confini e le soluzioni smart, quelle che viaggiano sulle app e danno gambe alle idee, sono il quotidiano, parla Biraghi. Sul terreno dell'informazione nell'era del digitale si addentra invece Salvatore Ippolito, che spiega come giornalismo e innovazione e l'eredit che arriva dal passato e il futuro possono andare d'accordo. Gigliuto prova a raccontare gli italiani con i numeri dei sondaggi. E scopri cos che per i cittadini le fake news non esistono (non lo percepiscono, ma il problema esiste) e che internet (42 per cento) sentito come pi attendibile dei giornali che sono la voce dei potenti' (40 per cento), poco meno della tv (51%) che per pi di sei cittadini su dieci ancora la prima fonte di informazione.

"L'innovazione digitale il futuro non solo della pubblica amministrazione, ma dei territori e delle imprese - commenta, pur non presente, il presidente di Anci Toscana e sindaco di Prato, Matteo Biffoni - Ma per far questo c' bisogno di un impegno comune, a tutti i livelli, anche in una regione che per molti versi all'avanguardia in Italia, come la Toscana". Le dieci tappe di #ToscanaDigitale sono state fondamentali e "in Toscana dice - si pu ora aprire una nuova fase, dove l'Anci sar sicuramente a fianco della Regione per continuare questo percorso virtuoso".

Anche il sistema delle aziende di servizio pubblico possono essere di supporto. "Le nostre aziende - afferma Alfredo De Girolamo, presidente Confservizi Cispel Toscana- - sono il "cuore" dei progetti smart di ogni citt e di ogni territorio. Il nostro potenziale pu essere messo a servizio. Occorre usare i finanziamenti europei ancora disponibili, ma occorre prima di tutto definire un'agenda chiara ed individuare chi pu realizzare i progetti".

Dai territori si chiede alla Regione di dare gambe al processo che stato avviato con il percorso partecipativo, far s che #ToscanaDigitale sia struttura e riferimento costante. "Ripartiremo da qui conclude Bugli -:  dalla partecipazione anzitutto, perch la vera innovazione nasce dal confronto: con gli utenti e non solo con gli specialisti". Poi annuncia. "Le risorse regionali risparmiate  per portare la banda ultralarga nelle zone dove i privati giudicano non conveniente investire dice - saranno investite per far crescere il cloud regionale od anche in esperimenti di smart cities sul territorio".

Per approfondire:
Su Open Toscana i report e le immagini delle tappe di #ToscanaDigitale http://open.toscana.it/web/agenda-digitale/ e il video conclusivo del progetto realizzato dalla Fondazione Sistema Toscana.