Cultura
Firenze
28 settembre 2022
16:32

Uno sguardo sulla città: presentato il volume “Altane, balconi e terrazze di Firenze”

Uno sguardo sulla città: presentato il volume “Altane, balconi e terrazze di Firenze”
L'immagine di copertina del libro

Il centro storico di una città visto da una diversa prospettiva e raccontato in un viaggio che si affaccia sulle sue strade e sui vicoli, vissuti in modo insolito e che si aprono a scorci inconsueti.

Il volume “Altane, balconi e terrazze di Firenze” di Luciano Artusi, scritto con Maria Venturi ed edito per i tipi di Scribo, presentato nella Sala Pegaso di palazzo Strozzi Sacrati dagli autori assieme al presidente della Regione Eugenio Giani, propone un particolare itinerario della città che valorizza elementi architettonici spesso inosservati, esclusi dal normale orizzonte visivo e che restano poco conosciuti anche a chi abitualmente frequenta i luoghi che li ospitano.

Un lavoro di passione e ricerca che diventa una guida della città con gli occhi rivolti verso l’alto, che documenta la storia, il passato ed i gusti visivi delle famiglie più prestigiose e dei loro palazzi ed anche gli affacci delle case più modeste, dove gli spazi “pubblici” sono elementi della vita quotidiana e sono funzionali ai bisogni delle faccende quotidiane e servono a stendere il bucato, ospitare qualche piccola pianta ornamentale o buona per gli usi della cucina.

E’ il caso delle “altane”, chiuse o aperte, spesso usate nella stagione estiva dalle donne fiorentine per asciugarsi i capelli alla luce del sole, distendendoli sulle grandi tese dei cappelli di paglia, che venivano “tagliati” alla bisogna della parte superiore.

Un libro, come sottolinea Eugenio Giani, “che rappresenta un competente contributo alla conoscenza della città anche sotto il profilo “privato” e documenta non solo elementi architettonici, ma interessa anche l’araldica, la storia degli stemmi familiari, la toponomastica e la storia di quel che resta ed è visibile delle antiche “case torri” descritte dal Carocci nel diciottesimo secolo e prima ancora nelle stampe delle venticinque vedute della città di Giuseppe Zocchi.”

L’idea di un viaggio che posa lo sguardo sugli oltre cento “affacci notevoli” della città, da quelli dei palazzi Rucellai, Davanzati e Buontalenti fino a quelli meno conosciuti ma non meno notevoli delle dimore Galardelli o Temple Leader, è uno spunto che va oltre la conoscenza storica ed artistica delle vie e delle piazze ed offre una prospettiva differente di tutto il tessuto urbano fiorentino e della sua armonia, raccontandone la storia remota e recente, di quel che è rimasto, di cosa ne ha preso il posto e delle testimonianze di un passato che vive di dettagli, particolari e spazi, come nota Luciano Artusi, “curati, abbelliti, arricchiti di piante e fiori, marcati spesso con gli stemmi delle confraternite e delle Arti che quando mancano, come a Palazzo Pitti, segnano l’inesorabile alternarsi delle fortune familiari e delle vicende politiche e civili.”

Pagine da sfogliare con curiosità e voglia di conoscere ed apprezzare quel che di solito si trova oltre il nostro sguardo quotidiano, seguendo l’immaginazione e la fantasia di chi vuol conoscere una città da una diverso punto di vista, unico nel suo genere.