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Grosseto
22 marzo 2023
17:45

Eccidio dei Martiri d'Istia, Nardini e Marras inaugurano la Casa della Memoria

Il nuovo spazio nasce grazie all'Isgrec e alle istituzioni del territorio. Taglio del nastro in occasione del 79° anniversario della fucilazione per mano fascista, a Maiano Lavacchio (Gr), di 11 giovani che disobbedirono alla chiamata della Repubblica di Salò

Eccidio dei Martiri d'Istia, Nardini e Marras inaugurano la Casa della Memoria

Dove 79 anni fa gli 11 Martiri d’Istia - giovani renitenti alla leva, “sbandati” e disertori che si opposero alla chiamata alle armi della Repubblica di Salò – furono rastrellati e fucilati dopo un processo sommario ad opera delle massime autorità fasciste locali, vive da oggi la Casa della Memoria al Futuro.

L’eccidio di Maiano Lavacchio, comune di Magliano in Toscana, avvenuto il 22 marzo del 1944 è da sempre molto sentito dalla popolazione maremmana. Quei giovani, quasi tutti provenienti da Istia, persero la vita perché non obbedirono al bando emesso dal «governo» collaborazionista di Salò e che portava la firma di Giorgio Almirante, all'epoca capo di gabinetto del ministro repubblichino della cultura popolare Mezzasoma.

Questa mattina, alla commemorazione dell'eccidio è seguita l’inaugurazione del nuovo spazio, che volge lo sguardo alla contemporaneità, al domani, alle giovani generazioni e costituisce il traguardo di un percorso voluto dall’Isgrec (l’Istituto storico grossetano della Resistenza), dal Comune di Magliano e dall’architetto Edoardo Milesi.

All’inaugurazione hanno partecipato tra gli altri Alessandra Nardini, assessora all’Istruzione e Cultura della Memoria della Regione Toscana, l’assessore alle attività produttive Leonardo Marras, e Maria Paola Corritore, Commissario straordinario del Comune di Magliano in Toscana. 

“Essere qui – ha detto Nardini - significa fare difendere e diffondere la Memoria, ma significa anche prenderci un impegno, a maggior ragione vista la presenza di tante studentesse e studenti: quello di costruire una società che impari dagli errori del passato e riesca a fare i conti fino in fondo con quella storia”. “Oggi – ha proseguito – commemoriamo delle vittime innocenti che proprio per il loro rifiuto di continuare a seguire l’orrore, la follia del nazifascismo, di imbracciare le armi per combattere dalla parte sbagliata, persero la vita”. “Per tutto questo – ha concluso l’assessora - è importante inaugurare questa casa della memoria che guarda al futuro, come luogo per coltivare la Memoria a partire dalle giovani generazioni, dalla scuole, affinché si riconoscano nei principi della Costituzione. Siamo orgogliosamente antifascisti, la Toscana affonda le proprie radici nei valori della Resistenza”.

La nuova “Casa” sorge in un edificio adiacente a quello in cui si svolse il processo, vicino al luogo della fucilazione. Dopo la ristrutturazione, si presenta con uno spazio centrale adibito a stanza-laboratorio che accoglie la biblioteca “Tullio Mazzoncini”, piena di volumi sulla Maremma e sulla Resistenza, donati all’Isgrec dalla famiglia dell’intellettuale maremmano e antifascista che, prima di essere deportato a Mauthausen, fu fra i promotori del primo Comitato provinciale di Liberazione nazionale. Gli altri locali ospiteranno in futuro residenze per artisti, dove sperimentare nuove modalità per tenere viva la memoria, parlare di identità e culture, di pace. In questi locali, ora è stata allestita “Per noi il tempo si è fermato all’alba. Storia dei martiri d’Istia”, mostra permanente curata dall’Isgrec per raccontare un episodio di Resistenza civile, passiva e senz’armi, un atto di disobbedienza che rappresenta un momento cruciale della Resistenza maremmana.