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24 gennaio 2020
16:35

Indagine sui razzismi di oggi. Barni: “Toscana non immune. Nuove vie per contrastarli”

Lo studio affidato dalla Regione alle Università toscane, all'Istituto storico per la Resistenza e all'Istituto Sangalli

Indagine sui razzismi di oggi. Barni: “Toscana non immune. Nuove vie per contrastarli”

La Regione ha incaricato le università toscane, assieme all’Istituto storico per la Resistenza e all’Istituto Sangalli, di analizzare il fenomeno dei nuovi razzismi e della radicalizzazione dell’intolleranza. Lo studio proseguirà fino alla fine dell’anno, ma in un evento pubblico a Palazzo Strozzi Sacrati, sede della presidenza della Regione a Firenze, sono state intanto presentate oggi le prime conclusioni. Il risultato? “Purtroppo appare evidente che anche la nostra regione non è immune da questo problema - sintetizza la vicepresidente ed assessore alla cultura, Monica Barni – Abbiamo però avuto il coraggio di guardarci dentro. Lo ritenevamo importante: per reagire, per costruire nuove politiche, per continuare il lavoro già avviato in questi anni di contrasto ed educazione”.

“Proprio per questo - spiega - abbiamo commissionato a studiosi che appartengono a discipline diverse e che hanno metodologie di indagine e linguaggi anche molto diversi tra loro il compito di darci una descrizione di quello che sta accadendo in Toscana”. Ne è emersa un’indagine già molto ampia, che ha provato ad indagare ad esempio l’atteggiamento di diciottenni e diciannovenni verso gli altri, dove i ragazzi appaiono mediamente meno aperti delle ragazze, ha analizzato le parole d’odio, ha mappato anche i fenomeni di discriminazione che appaiono in crescita. Nella vita reale e sul web.

“Dall’indagine – commenta Barni – abbiamo visto come le radice storiche dei nuovi razzismi siano moto forti, abbiamo appurato che ci sono anche legami internazionali fortissimi e che i social media costituiscono una cassa di risonanza enorme di tutto quello che viene comunemente detto e di questo fascismo immaginato che domina ancora tanta parte della nostra società”. “Contro tutto questo – conclude – vogliamo combattere e assieme agli esperti che hanno realizzato l’indagine vogliamo esplorare anche nuove vie, per rispondere alle false notizie con la verità storica e del contesto in cui viviamo”.

Per la vice presidente della Toscana lo studio, che presto sarà on line sul sito della Regione, offre tanti spunti di riflessioni utili anche alle scuole.


Per approfondire:
L'indagine sui nuovi razzismi