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27 marzo 2020
17:38

Coronavirus, Rossi: "Creare basi per bilancio comune eurozona"

Coronavirus, Rossi:

Pubblichiamo il testo con cui Enrico Rossi, presidente della Toscana, vicepresidente della CRPM con delega alla Coesione e membro del CoR, commenta l'esito della videoconferenza fra i leader Ue che si è svolta ieri.

«La battuta di arresto di ieri al Consiglio conferma che il metodo intergovernativo non può più funzionare. La discussione si è inceppata su MES e Eurobond, con la formazione di due blocchi, i paesi latini più Irlanda e Slovenia contro un muro che ruota attorno alla Germania. A differenza del 2008, questa crisi è sanitaria e si trasforma in crisi economica generalizzata. Lo shock che ne deriva non è asimmetrico, ma colpisce in eguale misura tutti. Con il rischio di mettere in crisi il mercato unico con gravi perdita per le economie orientate all'export.

Per questo motivo, non va perso più un minuto e vanno create la basi, almeno per i paesi dell’area Euro, per un bilancio comune con risorse molto più importanti e con le spalle coperte dalla Bce. Mario Draghi ha indicato nella cancellazione del debito privato, attraverso l’aumento del debito pubblico e il sostegno immediato alla liquidità, quel cambio di mentalità per affrontare questo shock. «L’Europa è ben attrezzata», ha detto. È vero, abbiamo gli strumenti: politica di coesione, moneta comune, economia integrata, Banca Centrale, che vanno tutti potenziati. 

Se l'Europa non esce da questa crisi, memore delle grandi tragedie del passato, non potrà mantenere i risultati fino ad ora ottenuti, prima di tutto il mercato interno. 

In Toscana, sono molte le misure che stiamo prendendo per fronteggiare il Coronavirus, grazie al sistema sanitario regionale, a un settore manifatturiero e della ricerca che ci affianca. Penso ad esempio alla produzione di dispositivi di protezione individuale, all’industria del life sciences che sta producendo per il nostro sistema sanitario regionale preziosi strumenti diagnostici.

Tutto questo è stato possibile anche grazie ai fondi di coesione, e auspico che non ci sia un’interruzione degli stessi nel 2021 a causa di un mancato accordo, o un accordo al ribasso, in seno al Consiglio europeo. In questa fase sarebbe una sconfitta per il presente e per le prossime generazioni del nostro continente».