Economia
Infrastrutture e mobilità
Livorno
28 maggio 2020
13:53

Rossi scrive a ministro Provenzano: “Scongiurare esclusione di Livorno da Zone logistiche semplificate”

Emergono rischi da alcune intrpretazioni delle norme. Per il presidente sarebbe un paradosso "inaccettabile" per la Toscana    

Rossi scrive a ministro Provenzano: “Scongiurare esclusione di Livorno da Zone logistiche semplificate”
Livorno

Scongiurare il rischio che Livorno e il suo porto possano essere esclusi dalla proposta di di Zona logistica semplificata rafforzata (Zlsr), lo strumento previsto dalla legge finanziaria del 2019 per promuovere aree produttive funzionali alle infrastrutture portuali con condizioni fiscali e amministrative favorevoli per le imprese.
E’ questa la richiesta contenuta in una lettera che il presidente della Regione Toscana, Enrico  Rossi , ha inviato al ministro per il Sud e la coesione sociale, Giuseppe Provenzano.

“Da una lettura delle norme – scrive il presidente – emergono interpretazioni  che, se confermate, paradossalmente potrebbero escludere l’area di Livorno, e soprattutto il suo porto, dal possibile inserimento nella Zlsr Toscana. Paradossalmente – sottolinea Rossi – perché si vedrebbe escludere il principale porto toscano, uno dei maggiori a livello nazionale”.

Il presidente ricorda anche la Regione si era già mossa, con la precedente titolare del Dicastero, perché si desse anche alle aree di crisi toscane speciali (Livorno e Piombino) la possibilità di avvalersi di strumenti come le Zone economiche speciali (Zes), espressamente create per le aree delle  Regioni del  Mezzogiorno d’Italia. “Con la decisione del Parlamento di prevedere il nuovo strumento delle Zlsr sembrava che questa richiesta potesse trovare una risposta positiva e i nostri uffici – scrive Rossi al ministro – stanno da tempo lavorando, e sono in fase conclusiva dell’istruttoria per la candidatura toscana per questo strumento”.

Un’esclusione sarebbe quindi un “fatto inaccettabile”, sintetizza il presidente Rossi, che ricorda anche nella sua lettera un ordine del giorno approvato dalla Camera dei deputati il 24 aprile scorso che va nella stessa direzione auspicata dalla Regione Toscana.