Lavoro
Tutta la Toscana
24 novembre 2020
12:08

Centri per l’impiego, Giani: “A gennaio la giornata regionale dedicata ad Arti”

Le opinioni delle organizzazioni sindacali firmatarie

Centri per l’impiego, Giani: “A gennaio la giornata regionale dedicata ad Arti”
Giani e Nardini firmano il protocollo Arti

“Pensiamo di riuscire ad organizzare a gennaio quello che vogliamo che diventi in Toscana un appuntamento annuale: la Giornata regionale di Arti, l’Agenzia regionale toscana per l’impiego. E’ il modo che abbiano scelto per mettere al centro dell’attenzione il tema del lavoro e della necessità di far incontrare domanda e offerta di occupazione”.

E’ questo l’annuncio fatto dal presidente della Regione, Eugenio Giani, a margine della firma sul protocollo tra Regione e organizzazioni sindacali che riguarda i 53 Centri per l’impiego esistenti in Toscana.

Anche i sindacati hanno espresso la loro soddisfazione per la firma.

“E’ importante - afferma Ciro Recce, segreterio generale aggiunto Cisl Toscana – aver scelto il metodo della concertazione. Con questo protocollo si valorizza il rapporto tra pubblico e privato, che è fondamentale per la Regione, le Aziende e per i lavoratori”.

Secondo Gessica Beneforti della segreteria Cgil Toscana “da sempre è rilevante lavorare insieme alla Regione alla valorizzazione delle tante professionalità che operano all’interno dei Centri per l’impiego”.

Per Flavio Gambini, segreterio generale aggiunto della Uil Fpl Toscana “oggi si conclude un percorso che è cominciato con la costituzione dell’Agenzia regionale toscana per l’impiego, che si rafforza ulteriormente. Ci auguriamo possa fornire nuove opportunità a tutti coloro che hanno la necessità di rivolgersi ai Centri per l’impiego”.

Gli altri due aspetti messi in rilevo dalle organizzazioni sindacali riguardano l’istituzione del profilo B tra degli addetti ai Cpi. Si occuperanno dell’accoglienza delle persone che hanno maggiori disagi, un obiettivo ritenuto importante da Cgil, Cisl e Uil. L’altro obiettivo altrettanto importante che il protocollo si pone è quello del miglioramento delle sedi dei Centri in termini di comfort e quindi di accoglienza, ma anche rispetto alla quantità di servizi forniti.