Agroalimentare
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18 gennaio 2021
15:13

Apicoltori nomadisti, contributi a investimenti: 54 domande a ARTEA. Graduatoria a febbraio

La vicepresidente e assessore all'agroalimentare Stefania Saccardi: "Sostegno ad un'attività fondamentale per la qualità delle produzioni e la diffusione delle api nel territorio".

Apicoltori nomadisti, contributi a investimenti: 54 domande a ARTEA. Graduatoria a febbraio

Sono 54 le domande pervenute al sistema ARTEA da parte degli apicoltori nomadisti toscani per accedere ai contributi a sostegno degli investimenti nell’attività di transumanza. Una misura alla quale, per il 2021, la Regione ha destinato 222.836,85 euro. 

“Nonostante il grave periodo di crisi dovuto anche alla pandemia abbiamo la percezione che ci sia un aumento dell’interesse per questa attività, soprattutto da parte dei giovani in generale, in particolare delle donne – dice la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi – Finanziamo dunque ben volentieri questa misura. Il sostegno all’apicoltura oggi è diventato fondamentale anche per l’attività agricola in quanto, come recenti studi hanno confermato, le produzioni agricole stanno subendo un danno economico conseguente alla morìa delle api e degli altri insetti impollinatori, la cui causa è da imputarsi anche ai cambiamenti climatici in atto.
Il lavoro degli apicoltori nomadi è dunque preziosissimo, perché la loro è una pratica indispensabile alla produzione di cibo e alla sopravvivenza degli impollinatori. Oggi che la popolazione mondiale delle api registra anno dopo anno un drammatico declino, la transumanza sta diventando un lavoro fondamentale perché non solo contribuisce all’aumento della quantità e qualità delle produzioni ma anche alla diffusione delle api nel territorio, incentivando la loro opera di impollinazione”. 

Le domande degli apicoltori saranno istruite dagli uffici competenti e l’approvazione della graduatoria delle domande ammesse è prevista entro il mese di febbraio 2021. 

In Toscana sono diffuse diverse varietà di miele (soprattutto millefiori, acacia, castagno, erba medica, erica, tiglio, girasole e melata), ma anche produzione di polline, concentrata soprattutto in Maremma e Lucchesia, pappa reale (Maremma) e propoli.
La Regione Toscana è da anni impegnata a sostenere gli apicoltori e le associazioni rappresentative anche sul fronte della lotta ad alcune avversità e per un utilizzo sostenibile dei trattamenti fitosanitari a tutela dell’attività di impollinazione svolta dalle api e dagli altri insetti pronubi.