Infrastrutture e mobilità
Grosseto
10 giugno 2021
14:01

Ciuoffo: “Il nostro impegno per fare dell’Amiata una smart land”

Oggi a Santa Fiora l’incontro con Open Fiber e i sindaci amiatini. Il punto su banda larga e fibra ottica superveloce. Sono oltre 7.000 le utenze già raggiunte dal servizio. Entro l’anno connesse anche Arcidosso e Castell’Azzara

Ciuoffo: “Il nostro impegno per fare dell’Amiata una smart land”

Connettere con la fibra ottica ultraveloce i comuni montani dell’Amiata Grossetana. Con questo obiettivo Regione Toscanae Open Fiber si sono date appuntamento questa mattina nella Sala del Popolo del Palazzo Comunale di Santa Fiora per fare un punto sui risultati raggiunti.

Lo stato dell’arte dei lavori è stato presentato dall’assessore i sistemi informativi e all’e-government della Regione Toscana, Stefano Ciuoffo e da Roberto Tognaccini, responsabile network & Operations area centro Open Fiber, alla presenza del Sindaco di Santa Fiora, Federico Balocchi, e dei sindaci dei comuni coinvolti.

Dopo le grandi città finalmente anche gli abitanti dei piccoli borghi della provincia di Grosseto  possono accedere a un servizio che permetterà loro di navigare fino a 1 Gbps (Gigabit al secondo) in modalità Ftth (Fiber to the home) cioè con la fibra ottica che entra direttamente nelle case, nelle scuole, nelle aziende e negli uffici pubblici.

Per alcune unità immobiliari, specialmente nelle frazioni, la rete in banda ultra larga sarà disponibile in modalità Fwa (Fixed Wireless Access). Ad oggi la nuova infrastruttura è a disposizione di 7 mila famiglie: 4624 a Santa Fiora, 1470 a Roccalbegna, 1297 a Semproniano a cui si aggiungono altre 693 unità immobiliari di prossima apertura nel comune di Seggiano.

In tutti questi Comuni si registra già un grande interesse del territorio per l’attivazione dei servizi di connessione in banda ultra larga. I comuni di Arcidosso e Castell’Azzara vedranno la nuova rete disponibile per i cittadini entro l’anno.

I lavori, con il contributo economico della Regione Toscana, rientrano nell’ambito dei bandi Infratel del piano Bul (Banda ultra larga) per portarla nelle aree bianche della Regione, tramite una nuova rete pubblica, e vedono coinvolti in totale 209 comuni, sparsi in tutte le province, di cui 74 già con servizio attivo.

“L’Amiata – ha detto l’assessore regionale ai sistemi informativi e all’e-government, Stefano Ciuoffo - ha le carte in regola per diventare un’autentica smart land, un territorio ampio e connesso in modalità ultraveloce. L’incontro con Open Fiber, i sindaci del comprensorio e i rappresentanti delle categorie economiche locali è stato positivo. Ha consentito di passare in rassegna i progressi fatti e di identificare le linee di sviluppo della rete fissa in banda ultralarga. Occorre sottolineare che non partiamo certo da zero, ma che, grazie alla piattaforma messa a disposizione dalla Regione, sono numerosi i servizi digitali che offriamo ai cittadini. Le adesioni dei Comuni dell’Amiata grossetano alla piattaforma online regionale permettono oggi ai cittadini dell’area di svolgere una serie di servizi e di pagamenti da remoto: dai tributi alle sanzioni, fino alle certificazioni anagrafiche. Su questa strada intendiamo proseguire affinché queste esperienze non siano casi isolati, ma divengano l’ossatura di una nuova Toscana, diffusa e connessa”.

“Il nostro obiettivo è quello di ridurre il digital divide nelle aree bianche della Toscana e i Comuni dell’Amiata, che da anni soffrivano la mancanza di una infrastruttura in banda ultra larga all’altezza delle sfide future, finalmente possono entrare nel futuro – ha dichiarato Roberto Tognaccini, Responsabile network e operations area centro Open Fiber – Il tipo di tecnologia che oggi portiamo in questi borghi è la stessa delle grandi città e aprirà nuove possibilità allo sviluppo di questo bellissimo territorio, pensiamo al turismo, allo smartworking, alla telemedicina”.

“Le infrastrutture digitali rappresentano una inedita opportunità economica e sociale per Santa Fiora e per tutti i comuni dell’Amiata – commenta Federico Balocchi, sindaco di Santa Fiora – perché consentono alle imprese di poter decidere di investire da noi e alle persone di scegliere di vivere e lavorare in montagna. Sono l’elemento che fa la differenza, la condizione essenziale per far ripartire l’economia e ripopolare i borghi di montagna. Parliamo di un’occasione straordinaria che l’Amiata deve saper cogliere.”