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Firenze
21 ottobre 2021
16:12

In memoria di Riccardo Conti, presentata la ricerca promossa con la borsa di studio Irpet

In memoria di Riccardo Conti, presentata la ricerca promossa con la borsa di studio Irpet

E' stato un ricercatore dell’Università di Bari ad aggiudicarsi la borsa di studio in memoria di Riccardo Conti istituita da Regione Toscana e Irpet nel 2019, due anni dopo la scomparsa dell’ex assessore regionale avvenuta nel 2017.

Vincenzo Larosa è un giovane dottore di ricerca in economia applicata e ha analizzato l’andamento della rendita, in particolare quella fondiaria, sul territorio toscano. Diviso in sei capitoli e curato insieme ad Irpet, lo studio è un focus sulle dinamiche di prezzi e profitti del mercato immobiliare dalla crisi del 2008 fino ad oggi, sull’esplosione del fenomeno Airbnb, sul calo delle compravendite ma non quello dei prezzi. Un’indagine su tredici anni, inclusi i mesi della pandemia, che ancora una volta interroga su quali effetti le forme di profitto sganciate dal lavoro e dall’attività di produzione generano sulla crescita della comunità.

La questione della rendita - in molti casi un forte fattore di freno allo sviluppo, in altri elemento di resilienza - è stata uno dei temi centrali, forse il tema centrale, dell’attività e dell’elaborazione intellettuale di Conti, ex assessore all’urbanistica nei dieci anni di presidenza Martini nonché militante e dirigente politico di lungo corso, padre di importanti provvedimenti sulla pianificazione del territorio, sul consumo di suolo (e quasi preludio della legge regionale 65/2014), che hanno segnato la vita amministrativa e la stessa evoluzione della società toscana. La rendita, come ricorda Larosa, “chiama direttamente in causa, il ruolo del decisore politico,”, la sua capacità di approfondire e di incidere. Perché ricchezze e bellezze, elevata qualità della vita e patrimonio storico, culturale e paesaggistico sono tali se sono – diceva Conti - “pregio, non privilegio”, se sono agenti di sviluppo collettivo e non di ingessamento, se sono appunto “reddito e non rendita”.

Ieri in sala Pegaso la presentazione della ricerca, rinviata più volte per l’emergenza sanitaria, ha permesso di tornare a discutere su questi binari. Un confronto - davanti a un pubblico in presenza, fatto anche di familiari, amici, i compagni di militanza politica e impegno istituzionale – pensato con l’obiettivo di “rispecchiare l'esperienza di Riccardo in questa Regione, quella dedicata allo studio e all’impegno politico e amministrativo su temi importanti e anche quella rivolta al rapporto con i giovani, con i quali amava parlare e si confrontava a lungo e che riteneva potessero essere parte attiva dei processi di cambiamento e di un nuovo gruppo dirigente”, ha tenuto a sottolineare l’assessora alle politiche sociali Serena Spinelli che deve anche a Conti la sua formazione politica.

Nella tavola rotonda, cui ha portato il saluto anche il presidente Giani, si susseguono gli interventi di dirigenti e ricercatori dell’Irpet e il contributo dell’ex direttore Stefano Casini Benvenuti, che non perde l’occasione per ribadire quanto sia “importante agganciare la ricchezza al lavoro e alla produzione e che la rendita frena la crescita se i suoi frutti restano in mano di pochi”. Vittorio Bugli, che ai tempi in cui era assessore seguì l’istituzione della borsa di studio, con un aneddoto illumina il cuore delle questioni al centro delle riflessioni di Conti. Cita un discorso tenuto nel 2008 nella casa del popolo alla periferia di Firenze dove Conti si formò politicamente. In quel discorso “Riccardo”, come lo chiamano tutti in sala, racconta quando in Val d’Orcia, nel pieno delle polemiche sul caso “Monticchiello”, “un contadino poliglotta” gettò il panico tra gli astanti indicando un gruppo di cipressi più volte immortalati in immagini o spezzoni video sulla Toscana: “Stanotte vo lì e li taglio, perché sono stanco di vivere in una cartolina”. Una “battuta” emblematica che Conti riprendeva spesso nei suoi ragionamenti per evidenziare il bisogno e la necessità di una Toscana moderna.

L’assessore all’economia Leonardo Marras ha conosciuto Conti ai tempi in cui era giovane sindaco di Roccastrada. Ne ricorda, a proposito del consumo di suolo, l’idea che “in Toscana il piano è pubblico”, che “attraverso la pianificazione si potesse guardare a tutto il territorio senza farsi prendere dalla furia di chi invece in Italia attraverso la pianificazione a pezzi aveva perso l’orizzonte della visione organica e generale delle cose”. “La cosa su cui si batteva e che io condivido – dice Marras - era usare gli strumenti ‘possibili’ per consentire una distribuzione più equa dei fattori e favorire la parte dinamica della società”.

La ricerca di Vincenzo Larosa, promossa attraverso la borsa di studio, è stata realizzata anche con il coordinamento di Patrizia Lattarulo, la supervisione di Chiara Agnoletti e la collaborazione di Leonardo Piccini, ricercatori Irpet.

Per leggere la pubblicazione: https://www.regione.toscana.it/-/la-rendita-in-toscana-e-le-relazioni-con-la-crescita

Per rivedere la presentazione della ricerca e la tavola rotonda: https://www.youtube.com/watch?v=YnrpH8k6ii8