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22 febbraio 2024
11:09

Violenza di genere, Regione e sindacato dei giornalisti insieme per un corso sul linguaggio

A Palazzo Strozzi Sacrati il 25 marzo. Iscrizioni già aperte 

Violenza di genere, Regione e sindacato dei giornalisti insieme per un corso sul linguaggio

Le parole hanno un peso, ancor di più quando si devono raccontare violenze (di uomini sulle donne) e prevenire e cambiare una cultura che si imbeve invece di stereotipi, luoghi comuni, svalorizzazioni e iconografie sbagliate, responsabile di quelle violenze.

Con questo obiettivo l’Associazione stampa toscana, sindacato dai giornalisti, organizza in collaborazione con la Regione Toscana un corso ad hoc con crediti spendibili per la formazione continua obbligatoria: quattro ore, il 25 marzo dalle 9 alle 13 a Palazzo Strozzi Sacrati in piazza del Duomo 10 a Firenze, sede della presidenza della giunta regionale toscana, per parlare di violenza di genere e quale linguaggio giornalistico e quali accortezze vanno usate contro gli stereotipi e per una corretta narrazione rispettosa delle vittime anche dal punto di vista deontologico.   

La partecipazione, riservata ai giornalisti, è gratuita: obbligatorio prenotarsi sulla piattaforma  
www.formazionegiornalisti.it.

“La gravità e il trend di crescita del fenomeno della violenza maschile sulle donne impone a tutte le istanze della società civile di incrementare e rafforzare la propria azione: per questo è necessario ristabilire una narrazione corretta attraverso studio e formazione professionale”sottolinea Cristina Manetti, capo di gabinetto e ideatrice della manifestazione “La Toscana delle donne” organizzata dalla Regione, ma anche giornalista.    

“L’Associazione Stampa Toscana è impegnata in un rinnovato contributo nel percorso intrapreso ormai da anni verso una corretta narrazione della violenza di genere, per un uso consapevole del linguaggio, rispettoso delle vittime e volto alla prevenzione e a un cambiamento culturale e sociale - spiega Sandro Bennucci, presidente dell’Associazione stampa toscana –. I giornalisti possono  infatti contribuire in maniere decisiva a combattere il fenomeno e a non rendere le donne vittime due volte”.

Il racconto della violenza non deve mai trasformarsi in un’altra violenza e il diritto di cronaca non può trasformarsi in un ennesimo abuso.

Durante la mattinata interverranno, oltre a Sandro Bennucci e Cristina Manetti, la giornalista e vice presidente dell’Associazione Stampa Toscana Chiara Brilli, la docente e saggista esperta di linguaggi inclusivi Eleonora Pinzuti e Vittoria Doretti, responsabile della Rete Codice Rosa della Regione Toscana.