La Regione Toscana aderisce alla Campagna della Coalizione internazionale contro la pena di morte in occasione della “Giornata mondiale contro la pena di morte”, che si celebra il 10 ottobre di ogni anno. La Coalizione raggruppa 75 associazioni, governi locali, sindacati e organizzazioni non governative di tutto il mondo. Dal 2003, ogni 10 ottobre, la Coalizione mondiale contro la pena di morte invita le Ong, le reti, gli attivisti e le organizzazioni abolizioniste in tutto il mondo a mobilitarsi contro questa pratica crudele e disumana. Il Granducato di Toscana fu il primo Stato al mondo ad abolire legalmente la pena di morte, il 30 novembre 1786, col nuovo codice penale toscano firmato dal granduca Pietro Leopoldo. L'edizione 2016 Il tema di quest'anno è il rapporto tra pena di morte e terrorismo. L'obiettivo è quello di sensibilizzare l'opinione pubblica sull'applicazione della pena di morte per reati connessi al terrorismo e per ridurre il suo utilizzo. Il terrorismo e senz'altro da condannare, tuttavia non può essere la "scusa" per reintrodurre la pena di morte, una pratica medievale e truce, un omicidio legalizzato. Condannare il terrorismo dando valore alla vita e non alla morte Alcuni governi negli ultimi anni hanno fatto ricorso alla pena di morte a seguito di attacchi terroristici contro i loro paesi. Negli ultimi dieci anni, Bangladesh, India, Nigeria, Tunisia e altri hanno adottato leggi che hanno ampliato la portata della pena di morte, aggiungendo alcuni atti terroristici alla lista dei reati punibili con la morte. Più recentemente, Pakistan e Ciad hanno ripreso le esecuzioni nel nome della lotta contro il terrorismo, ponendo fine a una moratoria che durava da anni. L'immagine della campagna (inviata in allegato) è scaricabile dal sito http://www.worldcoalition.org/worldday