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Lavoro e formazione al “Festival dell’identità toscana”: nessuno deve rimanere indietro  - Toscana Notizie

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Lavoro e formazione al “Festival dell’identità toscana”: nessuno deve rimanere indietro 

Lavoro
Formazione
Firenze
Tutta la Toscana
29 aprile 2025
8:43

Lavoro e formazione al “Festival dell’identità toscana”: nessuno deve rimanere indietro 

I risultati delle politiche regionali per l'occupazione al centro dell'evento tenutosi ieri a Palazzo Strozzi Sacrati

Lavoro e formazione al “Festival dell’identità toscana”: nessuno deve rimanere indietro 
In foto alcuni momenti dell'evento "La Toscana del Lavoro e della formazione"

Dal primato per l’attuazione di GOL, alla riforma dei tirocini extracurriculari, dalla formazione basata sulle esigenze dei territori alla ricollocazione di chi è coinvolto in situazioni di crisi aziendale.

È una Toscana che non lascia indietro nessuno quella che emerge da “La Toscana del Lavoro e della formazione”, l’appuntamento dedicato alle politiche regionali per l’occupazione e la formazione svoltosi nel pomeriggio di ieri, lunedì 28 aprile, a Palazzo Strozzi Sacrati nell’ambito Festival dell’Identità toscana.

In evidenza i risultati di Garanzia Occupabilità Lavoratori, il programma di riforma delle politiche attive previsto e finanziato dal PNRR (con una dotazione di 360 milioni di euro nell’ultimo triennio per la Toscana), del nuovo Patto per il Lavoro (53,8 milioni di euro) e dei percorsi formativi finanziati con il Fondo Sociale Europeo, settannato 2021-2017, confermano la Toscana ai vertici in Italia per l’efficienza dei suoi servizi pubblici per l’impiego in cooperazione con il privato accreditato.

Le azioni si sono dispiegate attraverso il metodo della concertazione con le parti sociali all’interno della Commissione Regionale Permanente Tripartita e la sottoscrizione di “Patti territoriali”, per favorire alleanze formative volte alla rilevazione dello specifico fabbisogno formativo per meglio calibrare le esigenze presenti nei territori, diversi per vocazioni produttive.

“Quella di oggi – ha sottolineato il presidente della Regione Eugenio Giani - è stata un'occasione importante per fare il punto, anche insieme alle parti sociali, rispetto alle politiche attive del lavoro e ai percorsi di formazione che in questi anni abbiamo messo in campo, facendo ricorso a varie fonti di finanziamento. Abbiamo raggiunto risultati importanti, grazie anche alle ingenti risorse del PNRR. Ma, soprattutto, abbiamo dato forza a un metodo attraverso la concertazione e il confronto continuo con tutte le parti sociali nella costruzione delle misure. E’ stata sicuramente una scelta vincente perché è partita dal riconoscimento, doveroso da parte della politica, del ruolo dei corpi intermedi nella costruzione di politiche che riescano davvero a rispondere alle esigenze e bisogni dei territori. Voglio sottolineare un impegno particolare per il futuro. Oggi era la giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro e in Toscana c’è stata un’altra vittima sul lavoro, nelle cave delle Apuane. E’ una strage inaccettabile e tutto il Paese, a cominciare dal Governo nazionale, deve mettere il massimo impegno per affrontare questa emergenza assoluta”.


Sul valore del modello toscano ha insistito l’assessora con delega alla formazione professionale e al lavoro Alessandra Nardini, che ieri ha aperto l'iniziativa :“Vera concertazione con le parti sociali e coinvolgimento dei territori, questo è stato il modello adottato dal nostro assessorato attraverso la Commissione regionale permanente tripartita e la sigla dei patti territori per la formazione, che ci hanno consentito di tornare a coinvolgere le parti sociali delle varie province toscane, a promuovere alleanze formative con scuole, università e Fondazioni ITS per mappare il fabbisogno formativo locale e mettere poi in campo un'offerta formativa davvero rispondente alle esigenze dei singoli territori che hanno caratteristiche e vocazioni produttive diverse”.

E sulle politiche attive ha ribadito: “In questi anni siamo riusciti ad avere risorse che mai si erano viste prima su formazione e politiche attive del lavoro, sia grazie al PNRR con il programma GOL, sia grazie alle risorse sbloccate a livello nazionale dall'allora Ministro Orlando, con cui abbiamo realizzato in Toscana quello che abbiamo chiamato Patto per il Lavoro, fino alle risorse del Fondo Sociale Europeo, settennato 2021-2017. Abbiamo cercato di mettere in campo misure, bandi, diversi, che non andassero a sovrapporsi ma piuttosto che fossero complementari e ci consentissero di raggiungere quante più persone possibili offrendo varie opportunità formative, dai percorsi più brevi a quelli più lunghi, da quelli di aggiornamento delle competenze a quelli di riqualificazione, da quelli rivolti a chi deve essere inserito/a nel mondo del lavoro, alla formazione continua per chi già lavora, dai percorsi di ricollocazione collettiva per lavoratrici e lavoratori che si trovano ad affrontare una crisi aziendale a percorsi per le persone con disabilità o in condizione di particolare vulnerabilità, con equipe multidisciplinari ed una vera integrazione tra servizi pubblici per l'impegno e servizi sociali territoriali”.

E, ha precisato l'assessora, “tutto questo è stato possibile grazie alla rete regionale dei centri per l'impiego che abbiamo notevolmente potenziato, sia per quanto riguarda nuove assunzioni di personale, che investimenti su sedi e infrastrutture tecnologiche, rendendo sempre più capillari sui territori i punti di accesso ai servizi offerti gratuitamente a cittadine, cittadini e imprese".

La riflessione dell’assessora è continuata sul tema della sicurezza sul lavoro: “Questa mattina, lo dico con grandissimo dolore, ha perso la vita nel proprio luogo di lavoro, una cava a Carrara, l'ennesimo lavoratore. Non è possibile uscire di casa per andare al lavoro e non fare ritorno a fine turno, questo non è assolutamente accettabile in un Paese che voglia definirsi civile. Ecco perché crediamo che sia importante investire sulla prevenzione a partire dalla formazione e voglio ricordare il nuovo bando, di prossima uscita, che andrà a finanziare formazione aggiuntiva rispetto a quella obbligatoria ed avrà una dotazione di 1,5 milioni di euro”.


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