'Dopo di noi', Spinelli: “Da governo tagli ai progetti per autodeterminazione e famiglie"

Sociale
Tutta la Toscana
23 maggio 2025
14:20

'Dopo di noi', Spinelli: “Da governo tagli ai progetti per autodeterminazione e famiglie"

'Dopo di noi', Spinelli: “Da governo tagli ai progetti per autodeterminazione e famiglie

“Oggi in Toscana analizziamo percorsi, progetti e esperienze molto positive sul “Dopo di noi”, grazie a un impegno congiunto e a un modello costruito nel tempo, ma in parallelo a Roma si procede con il taglio delle risorse per questo tipo di attività”.

Lo ha detto l’assessora regionale alle politiche sociali Serena Spinelli nel corso dell'iniziativa organizzata a Palazzo Strozzi Sacrati dall’assessorato alle politiche sociali della Regione e da Anci Toscana, per riflettere sulla applicazione della legge 112, varata quasi dieci anni fa con lo scopo di garantire l'autonomia e la piena inclusione sociale delle persone con disabilità grave anche dopo la perdita del sostegno familiare.

“Siamo in presenza – ha proseguito - di un taglio lineare sul fondo per il “Dopo di noi” di circa 4 milioni su scala nazionale, e anche all'introduzione di nuovi di criteri di redistribuzione penalizzanti, paradossalmente proprio per le regioni più virtuose come la Toscana. Il fondo nazionale, già insufficiente, passa da 76 a 72 milioni e per la Toscana c'è un taglio tra i 400 e i quasi 600mila euro, in base a quella che sarà la versione definitiva del provvedimento ministeriale. Rispetto ai 4,7 milioni precedenti sono cifre importanti, che riguardano le annualità 2024 e 2025 e quindi vanno a impattare sui progetti in corso. Per questo ho espresso per la seconda volta un parere negativo in sede di Commissione politiche sociali della Conferenza delle Regioni. Trovo inaccettabile che si vada a tagliare su percorsi di autonomia e autodeterminazione di ragazzi e ragazze con disabilità, a causa dell’ennesimo taglio del governo.
E’ una situazione che nella giornata di oggi crea ancora più rammarico: abbiamo ascoltato esperienze preziose da parte di tutti i soggetti coinvolti, che riguardano il futuro delle famiglie e delle persone con disabilità adesso e poi quando i genitori non potranno più assisterli. E’ questa, infatti, la ragione fondamentale del “Dopo di noi”.

I lavori di oggi, cui hanno partecipato rappresentanti istituzionali, dirigenti regionali e di Anci, tecnici,
esponenti  del mondo dell’associazionismo e del Terzo Settore, hanno consentito di ripercorrere il cammino di esperienze, progetti, iniziative seguito alla legge 112  e di analizzare l’inserimento graduale dei progetti nel sistema integrato dei servizi sociosanitari territoriali.

In Toscana attualmente sono 1316 le persone inserite in un progetto del programma Dopo di Noi; 200 sono le persone con interventi di residenzialità stabile. E ancora sono oltre 100 gli appartamenti attivati su tutto il territorio regionale per la sperimentazione di forme di coabitazione ispirate al modello comunitario da breve a lungo periodo.
Nei progetti  del “Dopo di noi” in Toscana sono coinvolti, oltre ai soggetti pubblici, molte realtà del terzo settore e del privato sociale: sono oltre 130 i partner del Terzo settore, che affiancano gli enti pubblici e consentono di rafforzare il radicamento e le sinergie tra i soggetti attivi sui territori al punto che l’85% dei progetti in corso, oltreché dalle risorse del “Dopo di noi”, sono finanziati da altri soggetti.