Università e ricerca
2 agosto 2017
12:45

Arriva la serra con l'acqua al posto della terra per giardini urbani e orti sociali

FIRENZE - L'acqua (e i sali disciolti all'interno) al posto del terriccio. E' il concetto alla base della coltivazione idroponica applicato ad un prototipo di serra urbana inaugurato in piazza Ghiberti a Firenze e che a seguire sar ospitato presso l'istituto agrario delle Cascine. Un progetto sviluppato dal centro Abita della facolt di architettura dell'Universit della citt , in partnership con l'azienda agricola Cammelli e finanziato dalla Regione Toscana con i fondi destinati alla ricerca agroalimentare. L'obiettivo la riqualificazione di aree inutilizzate, con un sistema innovativo, temporaneo, reversibile ed autosufficiente. Il prototipo, realizzato materialmente dall'Idromeccanica Lucchini, stato presentato oggi nel corso del convegno internazionale Med Green Forum.

"Il progetto URCA sottolinea la vice presidente della Toscana  Monica Barni, che non ha potuto partecipare all'iniziativa -   uno dei diciassette finanziati nell'ambito dell'avviso pubblico dedicato ai progetti di ricerca nel settore agroalimentare adottato nel 2013. Siamo molto soddisfatti come Regione Toscana nel  presentare oggi questo prototipo di serra e siamo convinti di aver contribuito ad animare con questo bando il settore agroalimentare coniugando le esigenze delle imprese con l'innovazione apportata dalle universit e dai centri di ricerca". "Il prototipo di serra idroponica presentato oggi aggiunge - rappresenta un'innovazione importante ed ambiziosa, un punto di incontro fra la riqualificazione di aree marginali e un'agricoltura all'avanguardia". "Continueremo con  le nostre azioni  - conclude - a promuovere l'incontro fra la ricerca, l'innovazione e le imprese perch la capacit di un'azeinda, di una societ e di una economia di imparare continuamente la chiave per lo sviluppo"

La coltivazione idroponica stata riscoperta nel 1930 dall'Universit di Berkley in California, anche se applicata di fatto solo di recente; ma il concetto assai pi antico ed  quello che gi usavano gli antichi babilonesi nei loro giardini pensili o i popoli che vivono in montagna attorno al lago Titicaca in Per e nel Mianmar, dove i giardini vengono coltivati sulla superficie dell'acqua, sopra paglia imbevuta o strati di giacinto

Nell'idroponia, come in questi laghi di montagna, le piante vivono sopra l'acqua con le loro radici appese nel flusso di una soluzione nutriente. Il segreto sostituire sali minerali e ossigeno che via via vengono assorbiti e consumati e bilanciarli nella proporzione, in modo da massimizzare produzione, velocit di crescita e qualit . Serve alla fine anche meno acqua rispetto alle coltivazioni in terra, visto che quella utilizzata pu essere ricaricata' e rimessa in circolo. Un'opportunit in pi per giardini urbani e per  gli orti sociali cittadini.