Infrastrutture e mobilità
3 luglio 2012
13:37

Riforma tpl, presentate le novità per la rete bus a Lucca

LUCCA- Presentate questa mattina a Lucca la riforma del servizio di tpl su gomma e le novità che essa porterà in tutta l'area lucchese.

"Davanti agli enormi tagli delle risorse destinate dallo Stato al tpl - ha spiegato l'assessore Ceccobao - abbiamo risposto non con dei tagli lineari, che avrebbero affossato definitivamente il servizio, ma lanciando una sfida, coinvolgendo tutte le amministrazioni locali in un grande lavoro progettuale per ridisegnare un nuovo trasporto pubblico. E' stata una scrupolosa politica di spending review, avviata nel 2010, che ha portato ad un nuovo progetto di mobilità. Scommettiamo su un servizio innovativo e flessibile, che si adatti alle esigenze dei territori e degli utenti".

Il lavoro di concerto con gli enti locali ha portato alla firma, lo scorso 25 maggio, di un'intesa in cui Comuni, Province e Regione hanno messo nero su bianco le risorse destinate al nuovo tpl e le caratteristiche del nuovo servizio. "La progettualità è tornata in mano alle amministrazioni - ha spiegato Ceccobao - dato che in questo settore spesso i servizi si erano stratificati. Abbiamo puntato su una forte integrazione tra ferro e gomma e messo al primo posto le esigenze di studenti e lavoratori, pensando a progetti speciali per le aree a 'domanda

debole'".

Presenti alla presentazione anche il presidente della Provincia Stefano Baccelli, il sindaco di Lucca Alessandro Tambellini, l'assessore ai trasporti della Provincia Luigi Rovai e l'assessore comunale ai trasporti Francesca Pierotti.

Durante l'incontro con la stampa gli amministratori provinciali hanno spiegato come, al fine di migliorare le performance del servizio nelle aree urbane  (intese non solo come centro storico e immediata periferia del capoluogo, ma come ambito territoriale di area vasta), le zone della piana lucchese e del sistema costiero versiliese, è in corso un intenso lavoro per realizzare due progetti di mobilità urbana di area allargata, orientati a favorire omogenee possibilità di accesso ai poli di maggiore attrazione da parte dei cittadini che abitano nelle aree interessate dalle direttrici principali di trasporto.

I nuovi servizi punteranno sull'interscambio con i nodi ferroviari, collegando i principali centri della città diffusa e favorendo l'accesso ai presidi ospedalieri, ai poli scolastici, alle principali aree produttive, ai centri dove sono ubicati i servizi amministrativi di livello sovracomunale il cui collegamento deve essere garantito attraverso corse con frequenze medio-alte in relazione agli orari di apertura degli uffici, delle scuole, delle aziende e degli altri servizi. "Il servizio - ha spiegato la Provincia - si rivolgerà in prima istanza agli studenti e ai lavoratori, ma che tenderà a fornire un livello di servizio adeguato alle esigenze dei cittadini che devono usufruire dei principali servizi con l'obiettivo di incrementare il numero di passeggeri".

Il Comune di Lucca ha inoltre aggiunto che "a fronte di un quantitativo di risorse minori rispetto al passato, c'è comunque la necessità e la volontà di ripensare al trasporto pubblico con un approccio diverso rispetto a come è stato considerato fino ad oggi. La volontà è quella di rendere più efficace e produttivo il servizio ben sapendo che la situazione infrastrutturale di partenza è carente ed è inserita in un contesto territoriale in cui la gestione del TPL è difficoltosa. L'obiettivo dell'amministrazione sarà quello di rimodulare un servizio che negli anni porti a concepire il trasporto pubblico come una valida alternativa all'utilizzo del mezzo privato". 

Ecco un elenco dei principali progetti presentati dalla Provincia:

-Versilia costiera: dovrebbe integrare l'attuale tpl urbano di Viareggio con quello degli altri comuni costieri garantendo l'accessibilità all'ospedale unico della Versilia e prevedendo i principali nodi di interscambio presso le stazioni ferroviarie di Viareggio e Pietrasanta già attrezzate per lo scambio gomma-ferro. Allo studio anche l'integrazione con i servizi di adduzione che collegano i principali centri di interscambio con le frazioni più decentrate i cui collegamenti saranno assicurati anche mediante servizi del tipo a chiamata con tipologie di mezzi tipo autovettura o minibus.

-Piana di Lucca: integrerà l'attuale servizio urbano della città con i comuni dell'hinterland lucchese (Capannori, Porcari, Altopascio. Montecarlo) e che vedrà al centro della riforma i collegamenti necessari con il nuovo ospedale della piana nell'area di San Filippo. Anche in questo caso sono allo studio, oltre alla rete a più alta mobilita', integrazioni con i servizi di adduzione che collegano i principali centri di interscambio con le frazioni più decentrate, che potranno essere garantiti attraverso collegamenti mediante servizi del tipo a chiamata e con l'impiego di tipologie di mezzi quali autovetture o minibus in modo da promuovere una maggiore sostenibilità delle reti a più debole utenza.

Oltre alla rete dei servizi e' allo studio anche la realizzazione di infrastrutture necessarie a garantire un idoneo livello di servizio del mezzo pubblico, quali corsie preferenziali per gli autobus che saranno dotati anche di impianti a chiamata per i semafori in modo da velocizzare il transito dei servizi di trasporto pubblico e renderlo competitivo rispetto al mezzo privato.

I numeri del tpl nell'area lucchese:

-5 milioni di chilometri di rete strutturata nel cosiddetto "progetto dei binari del tpl" (servizio extraurbano strutturato simile a un vero e proprio servizio ferroviario quanto a orari e affidabilità, destinato principalmente a soddisfare le necessità di studenti, pendolari, nella fascia di forte utilizzo).

-1 milione e 100 mila chilometri di servizi classificati come rete debole per coprire le necessità specifiche dell'area montana della Garfagnana, dell'alta Versilia e della fascia collinare della piana lucchese.

Ecco, in estrema sintesi, i principali risultati raggiunti grazie all'Intesa che è stata firmata lo scorso 25 maggio da Province e Comuni dopo la seduta conclusiva della Conferenza regionale dei servizi:

- garantita stabilità al sistema, salvato il trasporto pubblico locale. Un settore che rischiava il collasso è stato messo in sicurezza per i prossimi 9 anni con un grande sforzo della Regione Toscana e degli enti locali che, di fatto, si sostituiscono al Governo.

- garantita una rete di 100 milioni di km, dunque solo leggermente inferiore a quella attuale di 108 milioni (il 94%).

- garantite risorse per l'acquisto di circa 1000 nuovi bus. Ad oggi in Toscana circolano circa 3000 autobus, la cui età media è 12 anni. Grazie ai 30 milioni l'anno destinati dalla regione agli investiment in nuovi autobus, questa età media passerà da 12 ad 8 anni. Avere autobus nuovi porterà ad un notevole miglioramento nel comfort del viaggio ed anche ad una diminuzione del numero dei ritardi e delle soppressioni delle corse dovute al guasto dei mezzi.

- garantiti da Regione ed enti locali 195 milioni di euro per i servizi. Questa cifra, che rappresenterà il corrispettivo destinato al gestore del servizio di tpl, è stata raggiunta sommando ai 160 milioni di euro all'anno messi a disposizione dalla Regione altri 35 milioni all'anno degli enti locali. La Regione ha aggiunto successivamente, a seguito della firma dell'intesa con i sindacati, altri 70 milioni in 9 anni destinati alla tutela dell'occupazione.

- garantito un solo biglietto a tariffa integrata per autobus, tram, treni e traghetti. Sarà una novità che darà omogeneità ad un sistema fino ad oggi molto frazionato (sono 14 le diverse aziende che gestiscono il servizio di tpl via bus, cui si aggiungono biglietti diversi per treni, tram e traghetti).

- garantito il mantenimento o addirittura un rafforzamento del livello attuale dei servizi nelle città (ad esempio a Siena, Arezzo e Grosseto il servizio sarà rafforzati ed aperto ai Comuni circostanti).

- garantite le corse extraurbane utilizzate dai pendolari.

- garatiti i livelli occupazionali, prevista la clausola sociale nel bando. Il problema occupazionale nel settore del tpl è dovuto a tagli nazionali, tuttavia la Toscana per tutelare i lavoratori inserirà nel bando per la futura gara europea ad ambito unico la previsione di riassorbimento da parte del nuovo gestore dei dipendenti delle attuali aziende di trasporto pubblico.