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6 novembre 2012
15:51

Scaletti agli studenti del Marco Polo: 'Vostra la sfida per il futuro del turismo toscano di qualità'

FIRENZE – "In Toscana non si deve parlare di turismo, ma di tanti diversi modi di fare turismo. Una miriade di possibili offerte e altrettante possibilità di innovare e sperimentare. Ed è proprio di cercare una risposta a questa sfida, quello che chiediamo ai giovani che vogliono lavorare in questo settore". Lo ha affermato l'assessore regionale al turismo Cristina Scaletti incontrando stamani gli studenti del Marco Polo, l'istituto di San Bartolo a Cintoia con indirizzo turistico e linguistico, nell'ambito della tre giorni di cogestione del 6, 7 e 8, prevista dai programmi scolastici.

"Dobbiamo puntare sulle peculiarità che ci rendono unici al mondo: sono questi i fattori, immateriali ma decisivi, che contano per restare competitivi. Il turismo – ha aggiunto Scaletti - non è più solo promozione di un pacchetto di servizi; il turismo in Toscana è vitale perché valorizziamo la nostra storia e le nostre tradizioni. Non si viene qui per vedere la Toscana, ma per viverla. In questo concetto sta tutto il lavoro che stiamo facendo sul cosiddetto turismo di esperienza".

La nostra regione non è un museo, non è morta, né è una bella scatola vuota. E' una regione vissuta e vivace. Ecco perché prima di parlare di turismo, dobbiamo parlare di toscani, di cittadini. "Sono loro, siamo noi, che manteniamo vivo un bel paesaggio o un piccolo borgo medievale. Serve la passione, in caso contrario, privati di quel patrimonio, saremmo uguali alle mille città, pur bellissime, che l'Italia possiede. Inserire un'offerta turistica in una realtà specifica è fondamentale per noi".

"Il nostro obiettivo è mettere insieme bellezza ed esperienza di viaggio, andare oltre la semplice soddisfazione dei sensi – ha concluso il suo intervento l'assessore  Scaletti -. L'alto livello dei nostri servizi deve essere scontato. Il fattore di forza è saper coniugare l'alta qualità con livelli di esperienze nuove e particolari. Sono qui le nuove sfide per i giovani; devono conoscere il cliente-viaggiatore, la sue formazioni culturali e i suoi interessi. Ma non bisogna mai piegarsi troppo altrimenti si rischia di modellare (e di conseguenza svuotare) la nostra offerta. Dobbiamo trovare la giusta misura, riuscendo a differenziarsi rispetto agli altri. Altrimenti corriamo il pericolo rischio di entrare nel meccanismo della sola concorrenza sui prezzi".

Abbiamo bisogno di nuovi strumenti, adeguati alla certezza che sul web ormai si gioca ormai la partita;i due terzi dei turisti prenotano la loro vacanza on line. La nuova frontiera della promozione 2.0 è riuscire a far parlare gli altri di sé. I social network sono uno strumento eccezionale, un veicolo promozionale senza precedenti. Per questo i giovani sono una miniera di esperienza. Sette anni fa mai nessuno avrebbe scommesso sul web come strumento decisivo per la promozione turistica, oggi vediamo allargarsi ogni giorno di di più la platea di utenti sempre più preparati e motivati.