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29 giugno 2020
15:04

‘Un’altra Estate’ 2020, il turismo chiave per la ripresa

L'assessore Stefano Ciuoffo: “C’è voglia di normalità e di ricominciare, valorizzando i tanti prodotti turistici della Toscana”

‘Un’altra Estate’ 2020,  il turismo chiave per la ripresa

Un modo per ripartire, per tornare ad incontrarsi. Ma anche per scoprire prodotti e patrimonio dei borghi toscani, per confermare la grande capacità di accogliere e di ospitare della Toscana, con modalità diverse. ‘Un’altra Estate’, giunta alla sesta edizione, è stata presentata stamattina a Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze, insieme all’assessore al turismo Stefano Ciuoffo, al direttore di Toscana Promozione Turistica Francesco Palumbo, al direttore de Il Tirreno Fabrizio Brancoli e al direttore di Fondazione Sistema Toscana Paolo Chiappini.

“Un’iniziativa – ha detto l’assessore Ciuoffo - che esprime la voglia di tornare alla normalità, attraverso la narrazione dei tanti prodotti turistici di cui dispone la Toscana. Ci sono ancora difficoltà, i comuni le stanno sperimentando, soprattutto nella capacità di organizzare spazi ed iniziative ma tutto questo è un elemento fondamentale del racconto di questa terra e pur con qualche sacrificio proviamo a ritrovarci e a ripartire. Lo faremo attraverso sette tappe che esploreranno prevalentemente la zona sud occidentale della regione, alla scoperta di prodotti ma anche dello straordinario patrimonio artistico e culturale. La voglia di stare insieme è inalterata, così come quelle di ospitare e accogliere, di offrirci e aprirci agli altri. E questo traspare dalle nostre azioni e dall’atteggiamento degli amministratori che, appena chiamati, hanno risposto in maniera entusiasta e determinata. Passa anche qui la ripresa della nostra economia che per fortuna non si fonda solo sul turismo ma che trova in questo uno dei suoi tasselli fondamentali”.

Per Francesco Palumbo “mai come quest’anno ‘Un’altra Estate’ diventa necessaria, e la Toscana ha tutte le carte in regola per andare incontro ad una domanda post covid, perché la nuova domanda turistica è alla ricerca di luoghi meno noti, con ampi spazi e minor affollamento, dove famiglie e piccoli gruppi di amici possono andare con serenità, essere accolti, entrare in contatto con i residenti e avere una conoscenza del territorio e dei suoi piccoli borghi più profonda. Un’altra Estate da sempre va in questa direzione, facendo conoscere gli angoli non meno noti ma meno affollati che la domanda italiana sta riscoprendo. E ci auguriamo che nella parte finale dell’estate un contributo importante possa arrivare anche da quella internazionale”.

“Per molto tempo – ha confidato Fabrizio Brancoli - abbiamo temuto di dover rimandare tutto questo, come accaduto ad altri eventi anche più importanti. Se è potuto accadere è perché Un’altra Estate ha una impostazione e una connotazione che possono consentire un impatto sostenibile anche in tempi pandemici o post-pandemici. Un’altra Estate non è solo turismo, ma è attraverso questo che possiamo dedicare attenzione ai territori in maniera diversa, soprattutto ai meravigliosi borghi di cui disponiamo che, anche grazie all’azione degli amministratori, devono essere luoghi dove la gente vive e non semplici vetrinette dove andare a passare del tempo”.

“Una vacanza in Toscana, in questo periodo un po' particolare, può diventare qualcosa di indimenticabile – ha spiegato Paolo Chiappini - perché questa regione riserverà ai turisti italiani e toscani, un’accoglienza assolutamente esclusiva, una cosa che non capita molto spesso nella vita. E lo farà attraverso i propri borghi che offrono occasioni di scoperte continue. Inoltre, attraverso Toscana Ovunque Bella, raddoppieremo il racconto di Un’aLtra Estate attraverso storie inedite, andando a scoprire ulteriori motivi e ragioni per approfondire ciascuna delle sette tappe”.