L'impegno della Toscana per la montagna e le zone marginali: la multifunzionalità dell'agricoltura e il ruolo sociale di presidio del territorio

L'impegno della Toscana per la montagna e le zone marginali: la multifunzionalità dell'agricoltura e il ruolo sociale di presidio del territorio

L'agricoltura da sempre è chiamata il "settore primario" perchè con questa espressione si intende quel comparto dell'economia che consente a tutti di mangiare. Oggi vorrei soffermarmi sull'agricoltura come "settore primario" non solo per la sua funzione, fondamentale, di procurarci il cibo quotidiano, ma anche per quella che oggi viene detta multifunzionalità, che è altrettanto fondamentale.

L'agricoltura da sempre è chiamata il "settore primario" perchè con questa espressione si intende quel comparto dell'economia che consente a tutti di mangiare. Oggi vorrei soffermarmi sull'agricoltura come "settore primario" non solo per la sua funzione, fondamentale, di procurarci il cibo quotidiano, ma anche per quella che oggi viene detta multifunzionalità, che è altrettanto fondamentale. Già perchè l'agricoltura, ma anche la cura di boschi e foreste, così come l'attività della pesca nei luoghi di mare, significa non solo economia, come tutte le attività che producono reddito, ma anche presidio del territorio, difesa dell'ambiente, della biodiversità e del paesaggio.

Ma c'è anche un'altra funzione ancora che si coniuga con l'agricoltura ed è quella sociale, cioè il mantenimento dell'uomo anche nelle zone più lontane e svantaggiate e dunque il mantenimento di servizi essenziali al permanere della presenza umana.  Sembra un discorso contorto ma basta fare qualche esempio concreto per capirsi meglio. Ci sono zone, sopratutto in montagna, ma anche in collina o in campagna, lontane dai centri principali, che rappresentano dei veri tesori di ambiente e di cultura rurale, ma sempre più spesso a causa dei criteri economicistici che improntano le scelte di oggi, queste zone vengono private di servizi essenziali. Un esempio riguarda gli uffici postali che Poste italiane ha cancellato da 74 piccoli centri della montagna e della collina della Toscana. E allora, come fanno gli abitanti, spesso anziani, a fare cose essenziali come riscuotere la pensione, pagare un bollettino, fare una raccomandata? Non possono, a meno che qualcuno non si preoccupi di portarli dove l'ufficio postale ancora c'è. O dove c'è una banca. Ma non sempre ci sono figli o nipoti che possono prendersi cura delle persone anziane che vivono nei borghi lontani e sperduti. E così si pongono le premesse per lo spopolamento delle zone marginali e dove c'è spopolamento c'è abbandono, c'è  incuria e da lì nascono, come in una reazione a catena, le vulnerabilità del territorio che portano  alle frane,  alle alluvioni.

Per questo è importante avere cura della montagna e continuare a fornire servizi, almeno quelli essenziali, a chi continua a vivere in zone disagiate facendo a tutti noi un servizio essenziale di cura e manutenzione del territorio. Di fronte al progressivo abbandono dello Stato centrale e di imprese come Poste italiane la Toscana ha cercato di trovare da sola un rimedio e l'ha fatto mettendo insieme le forze. Così è nato il protocollo d'intesa fra Regione, Uncem e Anci per gli sportelli "Ecco Fatto!". Ce ne sono già una decina, altri 35 apriranno presto e offriranno risposte ai cittadini nelle zone marginali e disagiate. Nei punti "Ecco Fatto!" ci sono e ci saranno i giovani del servizio civile regionale. Così si offre un'opportunità anche ai giovani e si dà loro l'opportunità di cimentarsi al servizio delle persone e di capire i meccanismi della pubblica amministrazione.


Nella selezione delle notizie che ho scelto per questa newsletter (ma se volete trovate anche tutte le altre al link indicato qui sotto) ho messo in rilievo la prossima edizione di Expo Rurale, la preparazione di Expo 2015 (che si volgerà a Milano), l'iniziativa di Terranostra e la creazione del nuovo polo agroalimentare di Alberese. L'ho fatto perchè in modo diverso queste notizie hanno un comune denominatore che è l'agricoltura come "settore primario" non solo per la produzione di cibo, ma anche per la sua multifunzionalità.

Expo Rurale tornerà a settembre e porterà di nuovo l'agricoltura e la ruralità in primo piano a Firenze, nella sede della Fortezza da Basso.  A Milano, nel 2015, ci sarà l'Expo universale e sarà un'occasione planetaria per riprendere coscienza di cosa significa agricoltura e multifunzionalità. Terranostra day invece è una buona iniziativa che serve a far conoscere meglio e da vicino la Toscana rurale a chi vorrà venire da tutte le parti d'Italia. Infine il polo agroalimentare di Alberese, sorgerà all'interno dell'azienda agricola regionale e sarà un punto d'eccellenza per l'innovazione e per la valorizzazione dei nostri prodotti agroalimentari.
 

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